Oggi siamo stati in Formazza, alla festa per il restauro della chiesa di San Michele, che è stato curato del mio amico U.
Qualche foto ricordo. La chiesa.
I bimbi.
I giochi in piazza.
Ogni volta in Formazza ritrovo, con amici e conoscenti di una vita (è una quarantina d'anni che ci vado), una parte di me che normalmente sta nascosta in fondo alla mia coscienza: una parte spontanea e immediata, istintuale, quasi "animalesca", che mi fa sentire a casa mia tra quelle montagne così belle. Malgrado tutto. Malgrado non ci sia più casa "mia". Questa amputazione ha lasciato una ferita aperta dentro me, inutile negarlo. Una ferita che non credo avrò mai la possibilità di rimarginare con una nuova "tana" che non mi posso permettere.
27 settembre 2009
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