31 ottobre 2007

Venga a prendere il caffè da noi

Ieri sera ho rivisto per l'ennesima volta "Venga a prendere il caffè da noi", un film di Alberto Lattuada ambientato e parzialmente girato a Luino nel 1970, soggetto tratto dal racconto "La spartizione" di Piero Chiara, che a me piace sempre e che appare anche nel film. Protagonista uno straordinario Ugo Tognazzi, affiancato da un eccellente cast di comprimarie, tra le quali Francesca Romana Coluzzi e Milena Vukotic.

Non è il mio film preferito, tra i numerosi tratti da Chiara: il mio preferito resta "La stanza del Vescovo". Eppure lo rivedo sempre volentieri e non ne resto mai deluso. Lo consiglio.

La trama, dal Morandini - Dizionario dei film.

"Turni di notte" di anziano neosposo che, non pago della moglie, non vuole trascurare le due cognatine. Il giorno in cui decide di occuparsi anche della graziosa domestica, gli viene un colpo apoplettico. Interpretazione memorabile di Tognazzi, misurato protagonista di una commedia all'italiana velenosamente satirica nei confronti della piccola provincia, tratta dal romanzo La spartizione (1964) di Piero Chiara che, come il regista, appare in un piccolo ruolo. Umorismo amaro.


30 ottobre 2007

IL MARE SCIATTO DEI CARAIBI NERI (Boris Makaresko)

Nelle barzellette che circolano nel Centro America, vengono comunemente presi in giro gli abitanti di stati e di isole caraibiche, come Haiti e la Giamaica, dove la popolazione è in prevalenza di colore. I primi italiani che sentirono raccontare storielle e battute sui "Caraibi neri", per assonanza, le trasferirono tutte sulla Benemerita. Ovviamente, molte non sono mai arrivate dalle nostre parti perché era difficile, se non impossibile, trasformarle ed adattarle all'Arma. Sempre nello stesso periodo, specialmente nella repubblica di Haiti, i turisti notarono che sulle spiagge circolavano tante donne trasandate e poco curate, in pratica sciatte. Quel mare fu così battezzato "IL MARE SCIATTO DEI CARAIBI NERI".

Ecco alcuni esempi di barzellette sui Caraibi Neri.

Come mai in Venezuela c'è il petrolio e poco distante, nei Caraibi Neri, c'è la marijuana?
Perché gli abitanti dei Caraibi Neri hanno scelto per primi.

Per un sondaggio chiedono ad una ragazza di Antigua:
« Come contraccettivo preferisci la pillola o il preservativo? »
« Senz'altro la pillola. È più facile da ingoiare ».

Che cosa disse la mamma haitiana quando sua figlia le confessò di essere incinta?
Sei sicura che sia tuo?

Come si convince una haitiana a sposarti?
Basta dirle che è incinta.

Le sardine devono essere, per forza, originarie nel Mare Sciatto dei Caraibi Neri. Altrimenti come si spiega che si chiudono in una scatola lasciando la chiave all'esterno?

Ecco alcune invenzioni di brillanti ingegneri dei Caraibi Neri:
Il bersaglio antiproiettile.
La radio con i sottotitoli per non udenti.
Il tatuaggio invisibile.
La cintura di sicurezza elastica.
La torcia elettrica a batteria solare.
Un libro su come imparare a leggere.
Bersagli gonfiabili per il tiro con l'arco.
Il dizionario con l'indice.
Sacchetti da tè impermeabili.


Queste e altre cose belle, qui. W Boris Makaresko, da NON STOP negli anni '70 direttamente nel futuro...


29 ottobre 2007

Che domenica bestiale...

...nel senso che abbiamo visto un sacco di bestie, anche se "impagliate" dei diorama del Museo di Scienze Naturali di Milano. Abbiamo giocato nei Giardini di Porta Venezia e poi siamo andati a pranzo dai nonni. Niente male!

25 ottobre 2007

Saluti da Treviso

Ieri viaggio in giornata nella splendida Treviso, per lavoro. Bella città, davvero, circondata e attraversata dall'acqua. Spero di poterci tornare da turista, prima o poi.

23 ottobre 2007

Le cose non spariscono (Elisa Biagini)

Le cose non spariscono
si spostano
come il peso da una all'altra gamba,
le buste della spesa che segano le mani:

scendono all'estremità,
nei polpastrelli,
ti intossicano le mani di presenze.

Di Elisa Biagini, da Uova (1999)

22 ottobre 2007

Weekend teatrale

Sabato sera "Scooby-Doo on stage" al Mazda Palace: musical con protagonisti gli eroi della "Misteri e Affini", adorati dai miei bimbi.

Ai bimbi è piaciuto moltissimo, agli adulti... lasciamo perdere.

E allora: W Scooby-Doo!!!


19 ottobre 2007

Photo contest

Ieri sera si è svolto a casa della Betta il primo Photo contest riservato agli amici del Dopolavoro R&C '90 (che fa tanto SO '90ties di MTV).

L'idea è semplice: ognuno di noi ha scelto una decina di foto dalla propria collezione privata, per condividerle con tutti gli altri, raccontando la storia "dietro" l'immagine.

Di seguito le foto migliori che sono state presentate, a mio insindacabile giudizio.

Alessandra

Betta


Cisco


Corrado


Marco


Ale


Alla fine, indiscutibilmente, abbiamo vinto tutti. E' stata davvero una bella serata.

16 ottobre 2007

Una serata speciale

Stasera sono rientrato a casa con la 500 dell'Agenzia, nuova fiammante, rossa, che utilizzerò domani per lavoro. I bimbi hanno voluto a tutti i costi fare un giro e così siamo andati a cena da Burger King, solo noi maschietti. Divertente: digerirò a Gennaio...


Al via il campionato + Ratatouille

Sabato pomeriggio (13/10) abbiamo accompagnato Giolo al campo della Robur, per la prima partita stagionale del campionato di calcio. Risultato finale sfavorevole ma per fortuna divertimento assicurato. Giomo si è un po' rotto, ma tant'è: lui ormai è proiettato verso il basket...

Ecco le foto.





















Domenica mattina, poi, anteprima del nuovo film Disney-Pixar "Ratatouille": semplicemente meraviglioso!

15 ottobre 2007

Arrivederci, anzi addio

Sabato sono stato al funerale di Morfa, alla chiesa anglicana di Milano. La cerimonia è stata molto diversa da quella cattolica della scorsa settimana, così formale e dogmatica, così avara di speranza: di questa cerimonia la protagonista assoluta è stata lei, Morfa. L’hanno ricordata nell’ordine il cappellano, che evidentemente la conosceva di persona, la sorella e un amico: quest’ultimo ha tenuto un lungo discorso, quasi una chiacchierata, ripercorrendo tutta la sua vita, in parte per averla condivisa, in parte per aver raccolto informazioni e ricordi da molte persone che ne avevano condiviso l’amicizia; ricordando la sua viva umanità e scherzando sulla sua passione per il vino rosso, strappandoci un sorriso in un momento così doloroso.
Due delle riflessioni che sono state fatte mi hanno particolarmente colpito. La prima è che della vita di una persona che ci è venuta a mancare non si dovrebbe considerare solo la lunghezza, ma anche la larghezza: la profondità, l’intensità, cioè, con la quale questa vita è stata vissuta. Così vorrei che capitasse a me: che duri a lungo o che sia ancora breve, vorrei poter pensare di averla vissuta intensamente, questa mia vita; così credo abbia fatto Morfa.
La seconda riflessione riguarda l’atteggiamento da tenere di fronte alla morte di una persona cara: si può continuare a piangerla o si può ringraziare ed essere felici per averla conosciuta ed aver avuto il privilegio di condividere con lei una parte di cammino; perché la vita continua. Sono felice di avere conosciuto Morfa, era una persona speciale, che sapeva farti sentire a tuo agio.
Aggiungo che nella mia personale visione le persone care che ci sono mancate non sono davvero morte, per noi: fino a che le ricordiamo, anche solo di tanto in tanto, in occasioni speciali o solo per caso, queste persone non sono morte, ma vivono dentro di noi.
Concludo con una riflessione amara su come la tecnologia abbia un impatto inatteso anche nel caso della morte di una persona amica. Da qualche anno la mia agenda e la mia rubrica esistono solo in formato elettronico: quando viene a mancare una persona amica, mi trovo di fronte al dilemma se devo o meno cancellare le sue informazioni dall’agenda. È facile: basta posizionarsi sul nome prescelto e schiacciare CANC. Eppure questo piccolo gesto mi sconvolge sempre un po’. Poi lo faccio, ma ogni volta questo gesto mi turba un po’. Una volta, con le agende cartacee, questo non succedeva. Ogni anno, nel riportare sulla nuova agenda nomi e numeri telefonici dall’agenda vecchia, il nome delle persone scomparse, semplicemente, non veniva ricopiato sull’agenda nuova. Restava, però, in quella vecchia, gelosamente conservato in un cassetto per gli anni a venire. Ora non più. Il ricordo resta solo nella mente. E la mia memoria non è più quella di una volta. Mi devo sforzare. Non voglio dimenticarmi di nessuno.

12 ottobre 2007

Dicono le ortensie (Vittorio Sereni)

Dicono le ortensie:
- È partita stanotte
e il buio paese s'è racchiuso
dietro la lanterna
che guidava i suoi passi-
dicono anche: - È finita l'estate, è morta in lei
e niente ne sapranno i freddi
verdi astri d'autunno.-
Un cane abbaiava all'ora fonda
alla pioggia all'ombra del mulino
e la casa il giardino
si vela di leggera umidità.

Di Vittorio Sereni (1913-1983)

È morta Morfa. Una malattia impietosa l'ha fulminata nel giro di pochi mesi. Io non la conoscevo bene, ma la ricordo come una persona piena di vita, sempre sorridente, che amava l'Italia con caparbietà.
Ciao Morfa

10 ottobre 2007

MILS

Domenica pomeriggio abbiamo fatto una visita al Museo dell'Industria e del Lavoro Saronnese (detto familiarmente MILS - ma familiarmente da chi?).
Giornata di "Impara il mestiere dai nonni" (o qualcosa del genere).

09 ottobre 2007

Piccoli mostri crescono

Lo dichiaro ufficialmente: Giomo va' in bici senza rotelle, mentre Giolo va' come una scheggia col suo monopattino dei Gormiti ricevuto come regalo di compleanno. E c'ho anche le prove, scattate Sabato scorso, 6 Ottobre. Eccole.





08 ottobre 2007

Ciao Gianandrea

La scorsa settimana, nella notte tra Mercoledì e Giovedì, è morto Gianandrea, mio compagno di master.
Ha avuto un incidente in moto mentre tornava a casa: la moglie stava per partorire.
Sabato ho partecipato al suo funerale, insieme ad altri compagni.
Era molto simpatico: lo chiamavamo "el ragiunatt" perché lui, a differenza della maggior parte di noi, ci capiva davvero di Amministrazione Aziendale, Finanza e Controllo, anzi ne aveva fatto il suo lavoro.
Nelle foto del giorno del diploma lo ritrovo in prima fila...

E' il secondo di noi a morire prematuramente per un incidente stradale: il primo fu il povero Francesco, subito dopo la fine del nostro corso.

Che destino crudele...

Ciao Gianandrea

02 ottobre 2007

Saluti da Firenze

Ieri toccata e fuga a Firenza, con l'amica Ila, per la presentazione di un progetto ad un cliente potenziale. Treno puntuale, lo sarà anche al ritorno: miracolo!!! E dal treno sono persino riuscito a mandere un'e-mail urgente, usando il cellulare come modem: che io stia diventando un animale tecnologico, come i due pazzi che mi circondano, solo dilettante anziché professionista?
Liquidata la riunione in un'oretta (non per volontà nostra, ma quelli degli uffici acquisti che ci avevano convocati avevano una gran fretta), ci siamo fiondati in taxi verso il centro, dove abbiamo passato un paio di orette a spasso. Gran bella città, affollata di turisti. Caldo, quasi troppo, per come ero vestito: d'altronde, la mattina a Milano la temperatura era attorno ai 10°.
Lo ammetto: ci sono lavori peggiori.