26 febbraio 2006

Evviva il carnevale!

Oggi siamo usciti a passeggio in maschera: M. si è vestito da Barman, G. da Titti.

Abbiamo incontrato un sacco di amici della scuola e dell’asilo e ci siamo tirati i coriandoli.

Evviva il carnevale!

23 febbraio 2006

Una mostra da visitare - Camille Claudel et Rodin: la rencontre de deux destins

CAMILLE CLAUDEL ET RODIN: l’incontro di due destini

Martigny, Fondation Pierre Gianadda
3 marzo – 11 giugno 2006
tutti i giorni ore 10-18
Informazioni: 0041.27.7223978 (in Italia : 031.269393)
Sito internet: http://www.uessearte.it/rodin.html




La mostra Camille Claudel et Rodin: la rencontre de deux destins, proposta alla Fondation Pierre Gianadda di Martigny dal 3 marzo all’11 giugno prossimi, vuole portare alla luce la storia tempestosa e nello stesso tempo feconda tra Camille Claudel e Auguste Rodin. Mentre Rodin ha realizzato migliaia di pezzi lungo la sua attività, Camille ha lasciato una produzione più ridotta ma non meno significativa.

Attraverso un percorso cronologico - articolato nelle sezioni Prima dell’incontro, Il tempo della felicità, Il tempo della tempesta, Camille Claudel: l’affrancamento e «Egli non ha amato che voi» - i visitatori scopriranno due percorsi artistici possenti e indissociabili, nell’ambito dei quali il dialogo tra i due artisti è proseguito per più di un quarto di secolo, abbracciando diversi periodi di creatività.

La mostra rende evidente l‘influenza che i due scultori hanno esercitato l‘uno sull‘altro e attraverso fotografie e lettere si ha l’occasione di penetrare la loro intimità. Soprattutto, però, sono le centoventi opere a raccontare la storia dei due artisti risoluti a trovare una propria strada, unica, forte, senza concessioni.

21 febbraio 2006

Se credo (Cummings, 1923)

se credo
nella morte sta
pur sicura
che è

perché mi hai amato
in luna e tramonto
fiori e stelle
crescendo d’oro e diminuendo d’argento

delle maree
non fidai,
una notte
quando fra le mie dita

si piegò il tuo corpo lucente
quando il mio cuore
cantò tra i tuoi seni
stupendi

buio e bellezza di stelle
sulla mia bocca petali danzanti
agli occhi miei
e in fondo

ai melodiosi meandri
della mia anima
parlò
il verde-

festante pallido-
calante irrevocabile
mare
io ti conobbi morte.

e quando
avrò immolato ogni fragrante
notte, quando ogni mio dì
dinnanzi a un certo

volto sarà
bianco
profumo
soltanto,

dalle ceneri
allora
tu sorgerai e
a lei tu verrai scostandole

la malizia degli occhi e avvolgendo
la sua
bocca nuovo
fiore con

le tue fantastiche
ali, ove dimora il respiro
delle stelle durature

Da “Tulips and chimneys”, 1923

20 febbraio 2006

Oggi, giornata piena!!

W Marchino, che la settimana prossima inizia a lavorare in Novartis! Già che c'era, oggi ha scoperto il whisky di puro malto: anzi, ne ha scoperti 7... Ah, anche Marco2 - la vendetta!

da sì lungo il mio cuore è stato col tuo (Cummings, 1926)

da sì lungo il mio cuore è stato col tuo

chiuso fra le braccia flesse nel buio

dove nuove luci germinano e

crescono,

da tempo la tua mente è entrata nel

mio bacio come forestiero

nelle strade e nei colori d’una città-

che forse ho scordato

come, sempre(da

affrettata crudezza

di sangue e di carne)Amore

conia il suo più graduale gesto,

e affila la verità a eternità

-poi le nostre metà distaccandosi divengono musei

zeppi di ricordi bene impagliati


Da “IS 5”, 1926


Nell'immagine, la macchina da scrivere utilizzata dal poeta.

17 febbraio 2006

Il dolore (Tagore)

Il dolore è come una notte

nella stagione delle piogge:

piove continuamente, senza interruzione.

La gioia è come il lampo,

messaggero di breve sorriso.

Tagore, da Sfulingo.

15 febbraio 2006

La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo...

Che schifo essere costretti a casa con un piede rotto! Stasera vado dall'ortopedico a farmi controllare: speriamo bene, nel senso che mi pronostichi una guarigione piuttosto rapida.

Allego foto di mare d'inverno con pargoli: a me piace, il mare d'inverno. E anche i pargoli, nella maggior parte dei casi...


13 febbraio 2006

Altro weekend, altro regalo...

Venerdì M. ha portato a casa la sua prima pagella. Tutti ottimo e distinto, salvo il comportamento, "solo" buono. Pare che talvolta pratichi nei confronti delle maestre un c.d. "ascolto selettivo", cioè faccia finta di non sentirle, ad esempio quando gli dicono di smettere di giocare alla fine dell'intervallo...

Sabato, per festeggiare, tutti in gita a Como.


Sosta alle giostre e visita in libreria, per comprare nuovi libri di Scooby-Doo, e nuovi personaggi per giocare con cavalieri e mostri.






A pranzo pizza e poi... tutti a casa a costruire una città di Lego!








Domenica siamo andati in piscina. Papà è scivolato su una pozza d'acqua negli spogliatoi e si è rotto l'alluce del piede destro. Cose che succedono...

10 febbraio 2006

Il primo giorno di scuola non si scorda mai...

Questo è il primo giorno di asilo di G. il 7 Settembre 2005.












E questo è il primo giorno di scuola di M. il 12 Settembre 2005. Prima di entrare, M. disse: "Ho il cuore che mi batte forte e non vuole calmarsi". Più tardi, in palestra, dopo aver visto i suoi compagni e le sue maestre: "Adesso va' meglio, il mio cuore è più tranquillo".






In entrambe i casi, emozione incontenibile.

09 febbraio 2006

Desideravi il mio amore e ora non lo vuoi più (Tagore, 1917)

Desideravi il mio amore e ora non lo vuoi più.

Ormai la mia vita è legata alla tua come una catena

i cui anelli ti tengono ancora più stretto

quando lotti per liberarti.

La mia disperazione è una compagna dolorosa
che si esalta al minimo tuo desiderio,
che cerca di trascinarti nell’ombra e nelle lacrime.

Tu hai distrutto la mia libertà,
coi suoi relitti hai costruito la tua prigione.

Da Petali sulle Ceneri

Nell'immagine una lettera autografa con un disegno originale del poeta, del 1931.

08 febbraio 2006

cruelly, love (Cummings, 1925)

crudelmente, amore
percorri l'autunno;
nei capelli l'ultimo fiore,
le labbra fredde di canti

per prime
appassiranno, passeranno?
un sole a fiordipelle
cade e, crudelmente,
attraverso l'erba
viene la
luna

amore, percorri
l'autunno
amore, visto che l'ultimo
fiore fra i capelli appassisce;
i tuoi capelli freddi di
sogni,
amore sei fragile

-percorri l'intero autunno,
sorridi polverosamente alla gente,
che per lo storpio
inverno s'affanna.


Da “XLI Poems”, 1925


Cummings davanti alla sua casa di New York, 4 Patchin Place, nel maggio del 1958.

07 febbraio 2006

Il corso di nuoto è iniziato

Ieri pomeriggio è iniziato il corso di nuoto: G. è andato nel gruppo dei piccolini mentre M. nella piscina dei grandi. Entrambi si sono divertiti molto.

Nella foto gli atleti durante la prova costume...

06 febbraio 2006

Un tranquillo weekend... da paura!!

Sabato mattina: appena alzati ci prepariamo per una gita a Milano. Meta del mattino: il Museo di Scienze Naturali di Via Palestro. Qui immortaliano uno dei nostri diorama preferiti: quello degli orsi che si mangiano i salmoni.
















Per pranzo, niente di meglio di una bella pizza con i wurstel!

Poi via di corsa verso il prossimo impegno: una mostra alla Triennale, che si chiama SUONI. Si tratta di una mostra gioco per bambini, presentata dal Muba, il Museo dei Bambini di Milano.

Suoni prende avvio dalla complessità del mondo di suoni in cui siamo immersi fin da prima della nascita. L’obiettivo è rendere i bambini consapevoli del paesaggio sonoro che li circonda, esercitarli a distinguerne i suoni, a riconoscerli, a sperimentare le emozioni che suscitano, privilegiando l’aspetto percettivo ed emozionale dell’esperienza.
Il percorso di gioco: i bambini vengono accolti in un teatro. Sullo schermo, senza accompagnamento sonoro, scorre un cartone animato realizzato con Maurizio Nichetti.
Suoni comincia così, con un film muto. Il gioco è in mano ai bambini, veri protagonisti della mostra: sono loro, con semplici strumenti, a creare i suoni che si armonizzano con il filmato. Come la colonna sonora cambia la nostra percezione dell’ambiente e delle immagini che ci circondano? Poi, l’esperienza si ripete in senso opposto. Sul computer si gioca a combinare filmati e colonne sonore: fa ancora paura un film di mostri con la colonna sonora di un film comico? Muba non da risposte, ma promuove la curiosità, motore della conoscenza, e porta i bambini a trovare risposte proprie attraverso l’esperienza diretta ed il gioco.

Poi, finalmente, si torna a casa... Così possiamo travestirci da animali pure noi!
















Mica male, come giornatina...

02 febbraio 2006

Jorge Luis Borges (1899-1986)

Tra i massimi geni letterari del Novecento, l'argentino Jorge Luis Borges nacque il 24 agosto 1899 a Buenos Aires.

I principali eventi biografici di Borges sono legati alla famiglia e si identificano con i destini dei suoi antenati. Da una genealogia di studiosi e militari Borges eredita l'amore totale per la letteratura e il rimpianto per la sua mancata carriera nell'esercito. Dal 1914 al 1921 segue i suoi genitori in Europa. Frequenta gli studi a Ginevra e in Spagna, dove viene a contatto con l'avanguardia letteraria e scrive le prime poesie.
Nel 1923 viene pubblicato il suo primo libro di poesia, "Fervor de Buenos Aires", seguito a distanza di due anni dal secondo libro di versi, "Luna de Enfrente".



E' nel 1925 che Borges incontra Victoria Ocampo, la musa che riuscirà a sposare quarant'anni dopo. Con lei stabilisce un'intesa intellettuale destinata a entrare nella mitologia della letteratura argentina.


L'attività pubblicistica di Borges è infaticabile. I versi di "Cauderno San Martìn" escono nel 1929, mentre un anno dopo viene pubblicato l'"Evaristo Carriego", che entusiasma la critica argentina.
Ma una spada di Damocle incombe sul povero scrittore argentino: la cecità. Borges, che non ha mai goduto di una buona vista, diverrà totalmente cieco a partire dalla fine degli anni '50, non prima di aver visitato la sala operatoria per ben nove volte. Ma questa orrenda malattia viene da lui sorprendentemente utilizzata in senso creativo, la sua potenza visionaria riesce a sfruttare il terribile male, volgendolo in metafora e in materia letteraria.
Il culmine di questo processo di "sublimazione" si ha fra il 1933 e il 1934, quando sul piano letterario Borges dà vita a trame che utilizzano la storia come menzogna, come falso, plagio, parodia universale. Vengono raccolti i racconti pubblicati sulla rivista "Crìtica": è la genesi della "Historia universal de la infamia", seguita dalla "Historia de la eternidad", dove Storia e Sapere flirtano per produrre l'improbabile e l'esotico risultato di un trattato degno di un demiurgo impazzito.
Annus horribilis: il 1938. Muore l'amatissimo padre di Borges e lo scrittore stesso ha un incidente che lo costringe per parecchio tempo all'immobilità, dopo un attacco di setticemia che ne minaccia gravemente la vita. Questa drammatica situazione provoca in Borges il terrore di una perdita totale di creatività. Nulla di più falso: negli anni della malattia lo scrittore argentino concepisce alcuni tra i suoi capolavori, che vengono raccolti e pubblicati nel 1944 con il titolo di "Finzioni". A distanza di cinque anni escono anche i racconti di "Aleph". A questo punto, Borges è uno dei maggiori scrittori argentini di tutti i tempi.
Virtuosista di razza, conferma la sua fama scendendo sul piano della saggistica pura, con le sue celebri "Altre inquisizioni" (1952).
Nel 1955 Borges viene nominato direttore della Biblioteca Nazionale, ciò che aveva sempre sognato di fare. Con spirito eminentemente borgesiano, lo scrittore commenta così la nomina: "E' una sublime ironia divina ad avermi dotato di ottocentomila libri e, al tempo stesso, delle tenebre". E' l'inizio di un lungo e fecondissimo tramonto, nonostante la morte avvenga molto più tardi, il 14 giugno 1986.
Accanto a Borges è la sua seconda moglie, l'amatissima Marìa Kodama.

Approfondimenti su:
http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=624&biografia=Jorge+Luis+Borges

01 febbraio 2006

NON sono come la mia moto (lei è meglio...)


Nel 1995 Aprilia stupì il mondo con la Motò, opera d'arte su due ruote disegnata da Philippe Starck, che con il suo design unico si guadagnò l'esposizione al Museo di Arte Moderna di New York. Ed io non potei proprio fare a meno di comprarmela...