31 marzo 2013

Finalmente un po' di primavera

 Sole dalla finestra dell'hotel, fin dal mattino. Andiamo alla spiaggia di Cap Martin per un picnic.
 Che buone, le fragole in spiaggia!
  
Io mangio la mousse al cioccolato...
 Puccio i piedi!
Montecarlo dall'alto.
Cena marocchina al Petit Darkoum!

Buona Pasqua a tutti



30 marzo 2013

Finalmente

Oggi siamo andati da Toys R Us a Nizza, praticamente tra gli scopi principali di questo viaggio in Francia ;-)
Abbiamo fatto una lunga visita a questo tempio dei giocattoli, comprandoci qualche ricordo, poi abbiamo mangiato da Kentucky Fried Chicken e fatto la spesa in un iper gigantesco nelle vicinanze.
Nel pomeriggio, un giro a Nice Etoile, prima di rientrare in hotel, morti di stanchezza, a consumare una cenetta in camera con tante buone cose prese al supermercato.
Buonanotte!!!

29 marzo 2013

Giovanni Telegrafista (ciao Enzo Jannacci, 3 giugno 1935 – 29 marzo 2013)

Piripiripiri...Piripiripiri...
Giovanni telegrafista e nulla più,
stazioncina povera, c'erano più alberi e uccelli che persone
ma aveva il cuore urgente anche senza nessuna promozione
battendo, battendo su un tasto solo.
Piripiri...
Elittico, da buon telegrafista,
tagliando fiori, preposizioni
per accorciar parole, per essere più breve
nella necessità, nella necessità.
Conobbe Alba, un Alba poco alba,
neppure mattiniera, anzi mulatta
che un giorno fuggì, l'unico giorno in cui fu mattutina
per andare abitare città grande piena luci gioielli.
Piripiripiri....
storia viva e urgente.
Ah, inutili tanto alfabeto morse in mano
Giovanni telegrafista
cercare cercare Alba ogni luogo provvisto telegrafo.
Ah, quando l'invecchia cum est morosa urgenza
Giovanni telegrafista e nulla più... urgente.
Piripiri...
Per le sue mani passò mondo, mondo che lo rese urgente,
crittografico, rapido, cifrato,
passò prezzo caffè passò matrimonio Edoardo ottavo
oggi duca di Windsor,
passarono cavallette in Cina,
passò sensazione di una bomba volante,
passarono molte cose ma tra l'altro
passò notizia matrimonio Alba con altro.
Piripiri....
Giovanni telegrafista, quello dal cuore urgente,
non disse parola, solo le rondini nere
senza la minima intenzione simbolica
si fermarono sul singhiozzo telegrafico
Alba è urgente.
Piripiri...Piripiri...

Saluti da Beaulieu

Finalmente siamo in vacanza al mare e cosa c'è di meglio di una buona cena marocchina, naturalmente al Petit Darkoum, dove il couscous è sempre eccellente?

Per tutta la serata ci ha fatto compagnia Clochette, la tenerissima gattina che da 21 anni fa compagnia ai clienti del ristorante e che ci ha preso subito in simpatia. 
Che bell'inizio di vacanza!

27 marzo 2013

Conferenza stampa di lancio del tour “Visitiamo la tua città” al circolo della stampa di Milano

Oggi sono stato nella nuova (dal 2011 ma non c'ero mai stato) sede del circolo della stampa, nello storico PALAZZO BOCCONI, in Corso Venezia 48.
L'occasione è stata la conferenza stampa di lancio del tour “Visitiamo la tua città”, promosso da SIMG, Società Italiana di Medicina Generale con il contributo incondizionato di DOC Generici.


Si tratta di un tour itinerante in 20 città italiane nel corso del quale i medici di famiglia SIMG saranno a disposizione dei cittadini per fornire consigli e informazioni su come adottare uno stile di vita sano; sarà anche possibile eseguire il test della pressione arteriosa e sarà disponibile un’area interamente dedicata ai bambini con giochi e intrattenimenti.


Davvero bellissima la sede scelta per la presentazione del progetto. 


26 marzo 2013

Addio


A volte ci vuole più coraggio a non suicidarsi che a suicidarsi.
Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista, 2005 

Oggi si è uccisa una persona che conoscevo. Non immagino le ragioni del suo gesto, rispetto la sua scelta, che avrà strazianti motivazioni - senza dubbio -, ma non riesco a condividerne l'impostazione: lascia tre figli piccoli, ai quali mancherà per sempre il suo amore, il suo supporto e sostegno. Sono cresciuto con un padre assente e quell'assenza ancora pago con la mia insoddisfazione, la mia rabbia e quel senso di incompletezza che raramente mi abbandona. Se è così dura crescere con un padre assente, posso solo immaginare quanto lo sarà per quei bimbi crescere con un padre morto suicida. Auguro loro e alla loro coraggiosa mamma di riuscire a trovare presto o tardi un nuovo equilibrio, una nuova serenità che certamente non hanno fatto niente per non meritare.

24 marzo 2013

Un muro per Giac

Oggi ci siamo improvvisati falegnami, recuperando una nuova libreria all'Ike, da usare come divisorio per creare la nuova camera di Giac...

23 marzo 2013

Un sabato al cinema

Oggi siamo stati a vedere il divertentissimo film dei Croods, consigliabile a grandi e piccini...

21 marzo 2013

Saluti dal lago di Varese...

...visto come al solito dal finestrino del'auto, ieri pomeriggio. Meglio che niente.


20 marzo 2013

Serata Skyfall

Bello stare un po' insieme, malgrado la stanchezza, malgrado tutto, sempre.


19 marzo 2013

Ricordo letterario di un papà

Ricordo ancora che un giorno, mentre giocavo accanto al pozzo, l’ho visto [mio padre] steso ai piedi di un covone, con il viso rivolto verso il cielo, e mi è parso così lungo, così immobile, che ho pensato fosse morto e mi sono messo a piangere. Quando mi ha sentito è stato come se si destasse da un sogno. Non so se mi abbia riconosciuto subito, tanto i suoi occhi guardavano lontano. Era una di quelle sere opaline, dal cielo di un bianco uniforme, all’ora in cui l’erba diventa verde scura e ogni filo si staglia vibrante nell’immensità, come nelle tele degli antichi pittori fiamminghi. «Che cos’hai, figliolo?». «Ho preso una storta correndo». «Vieni, siediti qui». Avevo paura, ma mi sono seduto nell’erba accanto a lui. Mi ha passato un braccio attorno alle spalle. In lontananza si vedeva la casa, col fumo che saliva diritto dal comignolo sul biancore del cielo. Mio padre non parlava; ogni tanto sentivo le sue dita stringersi sulla mia spalla. Guardavamo entrambi il vuoto. I nostri occhi dovevano essere dello stesso colore e mi domandavo se anche lui avesse paura. Non so fino a quando avrei potuto sopportare quell’angoscia; dovevo essere pallidissimo, quando abbiamo sentito uno sparo dalla parte del Bois Per-du. Allora mio padre si è riscosso, ha cavato di tasca la pipa e mentre si alzava ha ripreso la sua solita voce per dirmi: «Toh! Mathieu spara a una lepre nel Pré Bas». Sono passati due anni. Non mi rendevo conto che mio padre era già vecchio, più vecchio degli altri padri. Di notte si alzava sempre più spesso e io sentivo degli sciacquii e dei bisbigli; il mattino dopo mi sembrava stanco. A tavola mia madre gli porgeva una scatoletta di cartone, dicendo: «Non dimenticarti la pillola...». Un giorno, quando avevo nove anni ed ero a scuola, un nostro vicino, il vecchio Courtois, è entrato nell’aula e ha detto qualcosa al maestro, sottovoce. Mi hanno guardato tutti e due. «Per favore, bambini, state buoni per qualche minuto. E tu, Alavoine, vieni in cortile con me». Era estate. Il cemento del cortile era caldo. Attorno alle finestre erano fiorite le rose muscose. «Vieni qui, caro Charles...». Il vecchio Courtois era già andato ad aspettarmi vicino al portone, appoggiato alla grata di ferro battuto. Il maestro mi aveva passato un braccio intorno alle spalle, come mio padre quel giorno. Il cielo, di un azzurro vivo, risuonava di canti di allodole. «Ormai sei un ometto, Charles, nevvero? E so che vuoi tanto bene alla tua mamma. Ma adesso dovrai volergliene ancora di più, perché d’ora in poi avrà un gran bisogno di te...». Avevo già capito tutto prima che finisse di parlare. Anche se non avevo mai pensato che mio padre potesse morire me lo immaginavo morto, lo vedevo disteso sotto il covone, come quella sera di settembre di due anni prima. Non ho pianto, signor giudice. Né più né meno che qui, in corte d’assise. E se i giornalisti mi definiranno di nuovo «viscido rospo», pazienza. Non ho pianto ma mi è sembrato di non avere più sangue nelle vene, e quando il vecchio Courtois mi ha portato a casa sua tenendomi per mano camminavo come dentro una nuvola, in un universo inconsistente come una nuvola.

Georges Simenon, Lettera al mio giudice, 1951

 

18 marzo 2013

Saluti da Bruxelles

Sveglia ore 4, rientro a casa ore 22. E tanti saluti alla città, intravista dalla finestra di una sala riunioni.

16 marzo 2013

Al cinema per OZ

Che due palle di film. Altro che Magnifico OZ. Noioso e inconsistente, 3D inesistente. Da evitare.

La foto è della vetrina della Rinascente, davanti al cinema: ci ricorda l'inopportunità di spendere male i propri soldi per vedere film inutili. Per fortuna, con amici la serata si aggiusta sempre. Grazie a M. e K.


15 marzo 2013

Saluti dal Lago di Garda

Visto dal finestrino dell'auto, meglio che niente...


Oggi, congresso di Pediatria Online, molto interessante, anche più del solito. Una collaborazione che per me dura ormai da diversi anni, quella con questa community di "pediatri digitali", con soddisfazione, senza ombre. Grazie per l'ospitalità!

13 marzo 2013

Habemus Papam: questi almeno hanno fatto presto...

Un ricordo di questa serata insieme.
Il nuovo Papa si chiamerà Francesco: almeno questo mi pare un buon inizio...

10 marzo 2013

Un sabato a Milano

Stamattina Marti andava a scuola, così ci siamo potuti trovare solo verso la 1. Pranzetto veloce da Burger King, poi di corsa a Milano: sistemiamo lo stereo in cucina (che fatica!), poi ci godiamo un film, che bello.
 

06 marzo 2013

Ma che buono lo spezzatino di papà, accompagnato con il riso selvaggio

Per dolce, una bella crostata ai mirtilli.
 Niente TV stasera, abbiamo voglia di giocare con i personaggi del wrestling.


03 marzo 2013

Carnevale di Viareggio

Oggi ho assistito per la prima volta nella mia vita alla sfilata dei carri del carnevale di Viareggio, gentilmente ospitato dall'amico Marco. Ecco qualche foto della giornata, che parte dai suoi meravigliosi gatti e finisce con i fuochi d'artificio, dopo la aproclamazione del carro vincitore. Davvero bello!