Ho scritto amore
sopra i vetri appannati
e i colori sfocati
della mia solitudine.
Ho scritto amore
sopra i sogni annebbiati
ed i muri scrostati
della mia inquietudine.
Ho visto amore
nei tuoi occhi incantati
e nei cuori affannati
della nostra libidine.
T’ho vista un giorno
che facevi l’amore
col mio amico Questore
dentro il nostro ascensore.
Hai scritto “scusa...”
sullo specchio molato
col rossetto pregiato
da me un di’ regalato.
Ora rifletto
seduto sul letto
e un dubbio m’attanaglia:
avrai mica la coda di paglia?
E mi domando
perplesso pensando
perché Dolce Amore
a me in ascensore
non l’hai data mai?
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