Domenica piena di compiti, purtroppo un po' come al solito. Settaggio del nuovo telefono di Giac, a cui piace molto Whatzzapp!Passeggiata pomeridiana fino a Porta Venezia, dove speravamo di visitare il famoso Albergo Diurno, disegnato nei sotterranei della città dall'Architetto Piero Portalupi e inaugurato nel 1925 (chiuso al pubblico dal 1985), in occasione delle Giornate di Primavera del FAI.
Il Diurno è
composto da 6 bagni di lusso e 30 promiscui con vasche da bagno e docce. Nel
salone, in una parte separata, sono presenti gli spazi in cui venivano offerti
il servizio di manicure, pedicure e parrucchiere. Ci sono, inoltre, gli
ambienti in cui si trovavano le stirerie e il servizio di pulitura della
biancheria. L’Albergo Diurno ha rappresentato per decenni, prima e dopo la guerra, un passaggio obbligato
per coloro che arrivavano a Milano e avevano necessità di un momento di relax.
Non solo: anche molti milanesi, che non possedevano i bagni nella propria
abitazione, li frequentavano.
Purtroppo una coda chilometrica rendeva di fatto impossibile questa esperienza. Peccato, sarà per la prossima volta. E domani si ricomincia: un bacio a voi, ragazzi miei.
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