Questa sera, alla Feltrinelli di Corso Buenos Aires, c'è stata la presentazione del nuovo libro di Matteo, alla quale non potevo certo, mancare.
La trama, in sintesi.
Il romanzo “Brigate Nonni” è ambientato in un presente-futuro immaginario nel quale centinaia di migliaia di pensionati (tra i 60 e i 70 anni) scoprono che le casse della Previdenza sono vuote a causa della corruzione, della dissolutezza dei governanti, della disoccupazione, degli inganni di una cattiva gestione statale. Allora, un gruppo di anziani disperati decide di fare la rivoluzione, sullo sfondo surreale di un’Italia allo sfascio, divorata da se stessa. Ai pensionati si uniscono altri emarginati, immigrati, vagabondi. Tutti si muovono in una città (Milano, ma potrebbe essere anche un’altra metropoli) decadente, corrosa, frammentata in ghetti e suk, con qualche oasi residenziale per ricchi, appassionati di interminabili aperitivi. Al centro del libro c’è la “frangia” Stella del Mattino, che guida la rivolta del Paese e fa capo a Vincent, tassista abusivo ultrasessantenne, appassionato di semiotica. In un’ambientazione drammatica e bizzarra, talvolta comica, si muovono anche le forze dell’ordine, alla caccia dei “terroristi”. Mentre tumulti di ogni genere devastano il Paese, si sviluppano le storie umane dei personaggi e si evolve la trama del libro che culminerà nella “Grande operazione di primavera”, organizzata da Vincent e i suoi compagni. Un romanzo graffiante, grottesco e commovente, capace di dipingere un’Italia buffa e, purtroppo, tremendamente attuale.
Ora lo leggo. Intanto qualche foto.
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