Ieri i bimbi sono stati a Gardaland per festeggiare Halloween e si sono proprio divertiti. Ecco la foto che mi hanno mandato (grazie di averlo fatto, mi ha reso molto felice).
31 ottobre 2011
30 ottobre 2011
29 ottobre 2011
28 ottobre 2011
Ma che bel regalino
26 ottobre 2011
Un mercoledì pieno d'impegni
Stamattina, presso i chiostri dell'Umanitaria, evento di un cliente.
La Società Umanitaria ha sede nel centro di Milano, alle spalle del Palazzo di Giustizia, in un ex convento francescano del ‘400, suddiviso in quattro chiostri rinascimentali ed un ex refettorio – il Salone degli Affreschi –, le cui pareti affrescate sono un’eredità senza prezzo.
Davvero un luogo meraviglioso, che non conoscevo: passeggiando tra le colonne può capitaredi imbattersi in una scultura come questa...
Pomeriggio di consulenza presso la sede di un altro cliente, poi di corsa dai miei adorati bimbi per una serata di relax, farfalle alla ricotta e torta ai frutti di bosco con rinforzino di lamponi freschi. Ma che bello!
La Società Umanitaria ha sede nel centro di Milano, alle spalle del Palazzo di Giustizia, in un ex convento francescano del ‘400, suddiviso in quattro chiostri rinascimentali ed un ex refettorio – il Salone degli Affreschi –, le cui pareti affrescate sono un’eredità senza prezzo.
Davvero un luogo meraviglioso, che non conoscevo: passeggiando tra le colonne può capitaredi imbattersi in una scultura come questa...
Pomeriggio di consulenza presso la sede di un altro cliente, poi di corsa dai miei adorati bimbi per una serata di relax, farfalle alla ricotta e torta ai frutti di bosco con rinforzino di lamponi freschi. Ma che bello!
23 ottobre 2011
Un weekend con i bimbi
Sabato, recuperato Marti che è dovuto andare a scuola, siamo andati ad Arona a mangiarci una pizza, poi a Baveno a lasciare dei fiori sulla tomba di nonno Sandro. La giornata era bella, anche se molto fredda.
Nel pomeriggio abbiamo costruito la baita di Lego che ci siamo comprati e abbiamo giocato un po'. Dopo cena abbiamo guardato TRON Legacy, che ci è piaciuto da matti. Per dormire abbiamo finalmente potuto utilizzare i piumini nuovi dell'Ikea, proprio belli e caldi.
Oggi, invece, abbiamo pranzato con nonna Graziella, che non vedevamo da mesi. E' stato proprio bello passare un po' di tempo insieme.
Nel pomeriggio abbiamo costruito la baita di Lego che ci siamo comprati e abbiamo giocato un po'. Dopo cena abbiamo guardato TRON Legacy, che ci è piaciuto da matti. Per dormire abbiamo finalmente potuto utilizzare i piumini nuovi dell'Ikea, proprio belli e caldi.
Oggi, invece, abbiamo pranzato con nonna Graziella, che non vedevamo da mesi. E' stato proprio bello passare un po' di tempo insieme.
20 ottobre 2011
Finalmente sono al top - pensare che mi hanno appena strappato un dente del giudizio :(
Cervello al top dopo i 55 anni
Il cervello degli ultra 55enni funziona in modo più efficiente di quello dei giovani. Non si tratta di diventare più intelligenti dopo una certa età, bensì di usare meglio la nostra materia grigia. A sostenerlo è una ricerca dell'Institute of Geriatrics dell'università di Montreal, in Canada. Gli studiosi hanno messo a confronto due gruppi di volontari, uno composto da persone tra i 55 e i 75 anni, l'altro da uomini e donne molto più giovani. L'attività del cervello reagisce in modo radicalmente differente a seconda dell´età: davanti ad un errore, i più giovani attivano immediatamente certe parti del cervello per decidere come aggiustare la loro strategia e cosa fare alla mossa successiva; mentre i più vecchi prendono tempo, attivando quelle parti del cervello solo dopo aver riflettuto.
Entrambi i gruppi hanno totalizzato ai test lo stesso numero di errori; il gruppo più anziano ha impiegato più tempo, però gli autori della ricerca ritengono che ciò dimostri un migliore utilizzo delle risorse intellettuali di cui disponiamo.
«Il cervello più maturo sa che non si ottiene niente agendo d'impulso - osserva il professor Oury Monchi, che ha guidato la ricerca - ora abbiamo una prova neurobiologica che l'esperienza cresce con il passare degli anni, che più il cervello invecchia, più impara a meglio amministrare le sue risorse».
Fonte: La Repubblica, 20/11/2011, pagina 45
Il cervello degli ultra 55enni funziona in modo più efficiente di quello dei giovani. Non si tratta di diventare più intelligenti dopo una certa età, bensì di usare meglio la nostra materia grigia. A sostenerlo è una ricerca dell'Institute of Geriatrics dell'università di Montreal, in Canada. Gli studiosi hanno messo a confronto due gruppi di volontari, uno composto da persone tra i 55 e i 75 anni, l'altro da uomini e donne molto più giovani. L'attività del cervello reagisce in modo radicalmente differente a seconda dell´età: davanti ad un errore, i più giovani attivano immediatamente certe parti del cervello per decidere come aggiustare la loro strategia e cosa fare alla mossa successiva; mentre i più vecchi prendono tempo, attivando quelle parti del cervello solo dopo aver riflettuto.
Entrambi i gruppi hanno totalizzato ai test lo stesso numero di errori; il gruppo più anziano ha impiegato più tempo, però gli autori della ricerca ritengono che ciò dimostri un migliore utilizzo delle risorse intellettuali di cui disponiamo.
«Il cervello più maturo sa che non si ottiene niente agendo d'impulso - osserva il professor Oury Monchi, che ha guidato la ricerca - ora abbiamo una prova neurobiologica che l'esperienza cresce con il passare degli anni, che più il cervello invecchia, più impara a meglio amministrare le sue risorse».
Fonte: La Repubblica, 20/11/2011, pagina 45
19 ottobre 2011
Mercoledì con arrosticini
Stasera, dopo un antipasto a base di mozzarella, pomodori e crudo, ci siamo cucinati gli arrosticini, davvero molto buoni. Poi ci siamo messi a guardare un film e ci siamo dimenticati di fare la foto del mercoledì. Poco male. Da poche settimane a questa parte i ragazzi ed io abbiamo cominciato a comunicare anche via Skype e devo ammettere che questa modalità, nella quale possiamo anche vederci, piace molto a tutti noi. Ecco una foto dell'ultima chiamata. E buon mercoledì a tutti!
17 ottobre 2011
Brigate Nonni - I ribelli del tramonto, il nuovo libro di Matteo Speroni
Questa sera, alla Feltrinelli di Corso Buenos Aires, c'è stata la presentazione del nuovo libro di Matteo, alla quale non potevo certo, mancare.
La trama, in sintesi.
Il romanzo “Brigate Nonni” è ambientato in un presente-futuro immaginario nel quale centinaia di migliaia di pensionati (tra i 60 e i 70 anni) scoprono che le casse della Previdenza sono vuote a causa della corruzione, della dissolutezza dei governanti, della disoccupazione, degli inganni di una cattiva gestione statale. Allora, un gruppo di anziani disperati decide di fare la rivoluzione, sullo sfondo surreale di un’Italia allo sfascio, divorata da se stessa. Ai pensionati si uniscono altri emarginati, immigrati, vagabondi. Tutti si muovono in una città (Milano, ma potrebbe essere anche un’altra metropoli) decadente, corrosa, frammentata in ghetti e suk, con qualche oasi residenziale per ricchi, appassionati di interminabili aperitivi. Al centro del libro c’è la “frangia” Stella del Mattino, che guida la rivolta del Paese e fa capo a Vincent, tassista abusivo ultrasessantenne, appassionato di semiotica. In un’ambientazione drammatica e bizzarra, talvolta comica, si muovono anche le forze dell’ordine, alla caccia dei “terroristi”. Mentre tumulti di ogni genere devastano il Paese, si sviluppano le storie umane dei personaggi e si evolve la trama del libro che culminerà nella “Grande operazione di primavera”, organizzata da Vincent e i suoi compagni. Un romanzo graffiante, grottesco e commovente, capace di dipingere un’Italia buffa e, purtroppo, tremendamente attuale.
Ora lo leggo. Intanto qualche foto.
La trama, in sintesi.
Il romanzo “Brigate Nonni” è ambientato in un presente-futuro immaginario nel quale centinaia di migliaia di pensionati (tra i 60 e i 70 anni) scoprono che le casse della Previdenza sono vuote a causa della corruzione, della dissolutezza dei governanti, della disoccupazione, degli inganni di una cattiva gestione statale. Allora, un gruppo di anziani disperati decide di fare la rivoluzione, sullo sfondo surreale di un’Italia allo sfascio, divorata da se stessa. Ai pensionati si uniscono altri emarginati, immigrati, vagabondi. Tutti si muovono in una città (Milano, ma potrebbe essere anche un’altra metropoli) decadente, corrosa, frammentata in ghetti e suk, con qualche oasi residenziale per ricchi, appassionati di interminabili aperitivi. Al centro del libro c’è la “frangia” Stella del Mattino, che guida la rivolta del Paese e fa capo a Vincent, tassista abusivo ultrasessantenne, appassionato di semiotica. In un’ambientazione drammatica e bizzarra, talvolta comica, si muovono anche le forze dell’ordine, alla caccia dei “terroristi”. Mentre tumulti di ogni genere devastano il Paese, si sviluppano le storie umane dei personaggi e si evolve la trama del libro che culminerà nella “Grande operazione di primavera”, organizzata da Vincent e i suoi compagni. Un romanzo graffiante, grottesco e commovente, capace di dipingere un’Italia buffa e, purtroppo, tremendamente attuale.
Ora lo leggo. Intanto qualche foto.
16 ottobre 2011
La «terza età» della rivoluzione (di Gino e Michele)
Mettiamo che Brigate Nonni , l'accattivante secondo romanzo di Matteo Speroni, sia stato letto a Milano, Città Studi, durante una seccante influenza, col televisore acceso basso basso su SkyTg24. La fiducia al governo. Cade? Non cade? Ma no che non cade. Sai che secondo me stavolta cade? Cade cade cade... Non cade. Il terrazzo, dal quale si intravede quella piazza Piola citata nel libro, si apre dietro lo schermo HD pieno di scranni vuoti, lasciando godere il rigoglio di questa estate che non vuole finire mai. Milano pare bella e lo è davvero, in queste giornate di sole con un po' di vento. Al tg stanno intervistando Di Pietro. «Il Paese brucia» dice... «Esplode la rabbia sociale»... Passano immagini di giovani in rivolta nel mondo e in Italia. Incazzados Indignados Furibondos e compagnia cantante. La lettura del nostro libro si complica. Nonostante la fantasia indiscussa di Speroni, ciò che è scritto nel suo romanzo futuribile pare già cronaca... C'è preoccupazione in giro, nella città e nel Paese reale, ce n'è tanta. E anche chi come noi vive una vita sostanzialmente serena sa i che i prossimi saranno anni durissimi, più per qualcuno che per qualcun altro, ma per tutti. Almeno per tutti gli onesti. Per questo Brigate Nonni diverte, certo, appassiona, coinvolge e intenerisce, ma agita assai. Il libro è ambientato in una Milano tornata «sistema nervoso centrale» di un Paese allo sfascio. Questa Italia raccontata da Speroni è ormai un non-luogo in cui i capi politici copulano in elicottero - mentre «fuggono braccati dalla Storia» - con una manciata di amazzoni affittate alla Esselunga. Siamo alla frutta. È dentro, molto dentro a questa nostra città e a questo nostro Paese, che si dipana la vicenda dolceamara di una banda di anziani. Altri anziani, la stragrande maggioranza degli anziani. Sono pensionati senza pensione, dato che le casse dello Stato sono vuote. Il malgoverno di pochi, l'incapacità, la dissolutezza, la corruzione li ha espulsi dalla società, negandogli il necessario dovuto. Nonni senza futuro. Ma consapevoli e ribelli. Il loro capo è il taxista Vincent, che conosce la lingua e gli uomini assai bene. Insieme - in una struttura operativa romanticamente reinventata «Stella del Mattino» e che include altri disperati, giovani, immigrati, emarginati - compiranno un gesto eclatante per lasciare un segno. All'inizio, quando ci consigliarono la storia di questi vecchietti, pensammo a qualcosa, per impianto narrativo e per ironia, simile alla sceneggiatura di Vivere alla grande, il delizioso film con George Burns che raccontava di una gruppetto di pensionati alle prese con una rapina in banca. Poi però, leggendo via via, abbiamo cominciato ad accostare la Milano di Brigate Nonni alla Los Angeles ispirata dal grande Philip K. Dick per la realizzazione di Blade Runner , il capolavoro di Ridley Scott (era ambientato nella L.A. del 2019, anche lì mancano ormai solo sette, otto anni...). Niente di tutto questo e qualcosa di tutto. Il romanzo di Speroni è semplicemente una storia italiana, anche molto milanese, per chi ne sa godere come valore aggiunto, che parla di un possibile domani ma che conosce molto bene il presente. Una storia si spera folle, che come tutte le follie racchiude molte verità. Magari per capirhttp://www.blogger.com/img/blank.gife insieme che proprio quando tutto parrebbe perduto, si può cominciare a ricostruire. E così, mentre il romanzo che ha per sottotitolo «I ribelli del tramonto», ci tirava dentro con l' abilità del raccontare, riflettevamo: oggi non è troppo di moda parlare di Milano. Nonostante gli accadimenti anche recenti, persino entusiasmanti per molti. Nonostante Milano dall'Ottocento sia «sistema nervoso centrale» del Paese. A proposito, una dimenticanza di Matteo Speroni. È vero, nella storia recente Milano «sistema nervoso centrale» ha dato origine anche al Fascismo. Ma è forse dagli scioperi del marzo del '44 dei tranvieri di Milano - 35 tranvieri vennero deportati in Germania - che nacque la certezza che quel regime aveva i giorni contati. Ah, poi ci sarebbe anche da parlare di Silvio. Anzi di Gabrio. È dedicata a Gabrio Piola il matematico, non a Silvio il calciatore, l' omonima piazza.
Bellissima questa recenzione di Gino e Michele, dal Corriere della Sera, qui. Non vedo l'ora di leggerlo. E domani sera c'è la presentazione alla Feltrinelli di BAires.
Bellissima questa recenzione di Gino e Michele, dal Corriere della Sera, qui. Non vedo l'ora di leggerlo. E domani sera c'è la presentazione alla Feltrinelli di BAires.
15 ottobre 2011
Saluti da Cap Martin, si recupera la nonna
14 ottobre 2011
Qualche considerazione sul tempo che passa
Mi rendo conto che nelle ultime tre settimane ho pubblicato praticamente soltanto le foto dei miei incontri con i ragazzi e due "coccodrilli" in ricordo di persone scomparse (saga del calcolo a parte).
Intorno a me, nel mondo reale nel quale vivo, nel frattempo molte cose sono successe, stanno succedendo, altre succederanno. Belle (poche), brutte (in maggior numero), inutili (a volte).
Che sia la qualità incerta di questo mondo reale a spingermi ad arroccarmi su pochi momenti di parziale (perché brevi) serenità con i bimbi? O la continua attesa dello sciogliere certi nodi (salute, denaro, lavoro, amore, come direbbe un mediocre oroscopo)?
E se tutta la mia vita stesse seguendo la parabola di questo mondo economico globalizzato, in mano a ignoti burattinai incapaci, che continuano a gonfiare la bolla fino all'inevitabile conflagrazione?
E se tutta la mia vita fosse solo una bolla speculativa?
Intorno a me, nel mondo reale nel quale vivo, nel frattempo molte cose sono successe, stanno succedendo, altre succederanno. Belle (poche), brutte (in maggior numero), inutili (a volte).
Che sia la qualità incerta di questo mondo reale a spingermi ad arroccarmi su pochi momenti di parziale (perché brevi) serenità con i bimbi? O la continua attesa dello sciogliere certi nodi (salute, denaro, lavoro, amore, come direbbe un mediocre oroscopo)?
E se tutta la mia vita stesse seguendo la parabola di questo mondo economico globalizzato, in mano a ignoti burattinai incapaci, che continuano a gonfiare la bolla fino all'inevitabile conflagrazione?
E se tutta la mia vita fosse solo una bolla speculativa?
13 ottobre 2011
12 ottobre 2011
Un mercoledì con i pinguini di Madagascar
Oggi, mentre Giac era al corso di pallavolo, io e Marti siamo andati a fare un po' di spesa per la cena, prima di andarlo a prendere. Per cena, nodini di mozzarella con pomodori, pasta con super-ragù alla salsiccia e torta ai frutti di bosco con rinforzino di lamponi freschi. Il tutto in compagnia del dvd con i cartoni delle avventure dei pinguini di Madagascar, davvero divertenti.
Una bella serata, malgrado fossimo tutti e tre un po' troppo stanchi...
Una bella serata, malgrado fossimo tutti e tre un po' troppo stanchi...
10 ottobre 2011
Un'altra puntata della saga del calcolo
Stamattina, quarta radiografia. Per fortuna, sembra che il calcolo abbia effettivamente subito qualche danno dal precedente bombardamento, per cui mi hanno fatto il secondo trattamento, con la speranza di sbriciolarlo completamente. Come l'altra volta, subito dopo mi sono addormentato appoggiato al muro della sala d'attesa, praticamente in catalessi. Lo stesso nel pomeriggio, dopo il controllo, quando me ne sono tornato a casa. Controllo lunedì prossimo.
Rosso di sera, bel tempo si spera? Speriamo...
Dopo cena, sono passati M. e K. a ritirare il loro gatto assassino, che ha passato il weekend da me, e abbiamo festeggiato il compleanno di K. con un'ottima Tarte Tatin.
Rosso di sera, bel tempo si spera? Speriamo...
Dopo cena, sono passati M. e K. a ritirare il loro gatto assassino, che ha passato il weekend da me, e abbiamo festeggiato il compleanno di K. con un'ottima Tarte Tatin.
09 ottobre 2011
Una bella gita a Genova al Museo del Mare
Oggi, per via del blocco del traffico a Milano, abbiamo deciso di andarcene fuori porta, a Genova, a visitare il Museo del Mare. La visita è stata molto interessante, specialmente la parte nella quale è stata ricostruita, in parte interattivamente, la storia degli emigranti che se ne andavano in America. Un discorso a parte, poi, merita la visita del sommergibile Nazario Sauro, davvero affascinante.
Un'altra splendida giornata insieme!
Un'altra splendida giornata insieme!
08 ottobre 2011
Una bella gita a Volandia, parco e museo del volo
Oggi siamo stati con amici a visitare Volandia, parco e museo del volo realizzato nell'area delle ex "Officine Caproni” a Malpensa, davvero bello.
Prima di rientrare a casa siamo passati a Busto a trovare Nonno Gigi, Zia Tina e Miaolo. Con la zia siamo anche andati fino allo spaccio della Lindt, dove ci ha regalato un bel po' di cioccolato e ci siamo anche bevuti una buona cioccolata calda!
Ma che splendida giornata!
Prima di rientrare a casa siamo passati a Busto a trovare Nonno Gigi, Zia Tina e Miaolo. Con la zia siamo anche andati fino allo spaccio della Lindt, dove ci ha regalato un bel po' di cioccolato e ci siamo anche bevuti una buona cioccolata calda!
Ma che splendida giornata!
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