Infilzare spilli a caso nel corpo può curare l'emicrania. É questa la paradossale conclusione a cui è giunta una delle più ampie ricerche mai condotte sull'agopuntura, pubblicata su Cochrane Library. Ricercatori dell'Università Tecnica di Monaco hanno analizzato i dati provenienti da più di seimila persone affette da mal di testa ed emicranie: alcuni trattati con le antichissime arti dell'agopuntura, altri con gli aghi disposti a casaccio o nei punti sbagliati. Il risultato è stato che i componenti dei due gruppi hanno riscontrato lo stesso tipo di benefici. A parlarne è il quotidiano la Repubblica.
«L'agopuntura funziona - scrive Repubblica - a patto che non si riveli che in realtà non funziona. Sembra un paradosso, ma è la sostanza di una delle più ampie ricerche mai condotte su questa antichissima forma di terapia contro le nevralgie di ogni genere e molti altri tipi di mali, usata da oltre cinquemila anni in Estremo Oriente, da tempo diventata molto diffusa e popolare come forma di medicina alternativa anche in occidente».
«Eppure - si continua a leggere - i suoi effetti terapeutici sono per la maggior parte nella mente dei pazienti, influendo psicologicamente su di loro come un placebo: convinti di ricevere una cura utile, vi reagiscono positivamente, con una scomparsa o un´attenuazione dei dolori di cui soffrono, anche se in effetti non si riscontrano benefici effettivi. L´esperimento in questione ha infatti appurato che, se gli aghi vengono conficcati nei punti sbagliati del corpo, ossia non lungo le linee di pressione su cui dovrebbero trovarsi per incidere sul sistema nervoso, i risultati sul malato sono praticamente identici. Se non è il modo in cui sono disposti gli aghi a determinare una "guarigione", commentano gli scienziati, allora dev´essere la psiche umana che provoca una sensazione di benessere».
Fonte: La Repubblica, 22 Gennaio 2009, pag. 37.
A me questa notizia ha strappato un sorriso, perché mi sono immaginato un tizio che riempie un'altro di aghi piazzati a casaccio - lanciati tipo freccette: al solo pensiero mi è venuto da ridere!
28 gennaio 2009
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