30 gennaio 2009
28 gennaio 2009
L’agopuntura? Solo un effetto placebo
Infilzare spilli a caso nel corpo può curare l'emicrania. É questa la paradossale conclusione a cui è giunta una delle più ampie ricerche mai condotte sull'agopuntura, pubblicata su Cochrane Library. Ricercatori dell'Università Tecnica di Monaco hanno analizzato i dati provenienti da più di seimila persone affette da mal di testa ed emicranie: alcuni trattati con le antichissime arti dell'agopuntura, altri con gli aghi disposti a casaccio o nei punti sbagliati. Il risultato è stato che i componenti dei due gruppi hanno riscontrato lo stesso tipo di benefici. A parlarne è il quotidiano la Repubblica.
«L'agopuntura funziona - scrive Repubblica - a patto che non si riveli che in realtà non funziona. Sembra un paradosso, ma è la sostanza di una delle più ampie ricerche mai condotte su questa antichissima forma di terapia contro le nevralgie di ogni genere e molti altri tipi di mali, usata da oltre cinquemila anni in Estremo Oriente, da tempo diventata molto diffusa e popolare come forma di medicina alternativa anche in occidente».
«Eppure - si continua a leggere - i suoi effetti terapeutici sono per la maggior parte nella mente dei pazienti, influendo psicologicamente su di loro come un placebo: convinti di ricevere una cura utile, vi reagiscono positivamente, con una scomparsa o un´attenuazione dei dolori di cui soffrono, anche se in effetti non si riscontrano benefici effettivi. L´esperimento in questione ha infatti appurato che, se gli aghi vengono conficcati nei punti sbagliati del corpo, ossia non lungo le linee di pressione su cui dovrebbero trovarsi per incidere sul sistema nervoso, i risultati sul malato sono praticamente identici. Se non è il modo in cui sono disposti gli aghi a determinare una "guarigione", commentano gli scienziati, allora dev´essere la psiche umana che provoca una sensazione di benessere».
Fonte: La Repubblica, 22 Gennaio 2009, pag. 37.
A me questa notizia ha strappato un sorriso, perché mi sono immaginato un tizio che riempie un'altro di aghi piazzati a casaccio - lanciati tipo freccette: al solo pensiero mi è venuto da ridere!
«L'agopuntura funziona - scrive Repubblica - a patto che non si riveli che in realtà non funziona. Sembra un paradosso, ma è la sostanza di una delle più ampie ricerche mai condotte su questa antichissima forma di terapia contro le nevralgie di ogni genere e molti altri tipi di mali, usata da oltre cinquemila anni in Estremo Oriente, da tempo diventata molto diffusa e popolare come forma di medicina alternativa anche in occidente».
«Eppure - si continua a leggere - i suoi effetti terapeutici sono per la maggior parte nella mente dei pazienti, influendo psicologicamente su di loro come un placebo: convinti di ricevere una cura utile, vi reagiscono positivamente, con una scomparsa o un´attenuazione dei dolori di cui soffrono, anche se in effetti non si riscontrano benefici effettivi. L´esperimento in questione ha infatti appurato che, se gli aghi vengono conficcati nei punti sbagliati del corpo, ossia non lungo le linee di pressione su cui dovrebbero trovarsi per incidere sul sistema nervoso, i risultati sul malato sono praticamente identici. Se non è il modo in cui sono disposti gli aghi a determinare una "guarigione", commentano gli scienziati, allora dev´essere la psiche umana che provoca una sensazione di benessere».
Fonte: La Repubblica, 22 Gennaio 2009, pag. 37.
A me questa notizia ha strappato un sorriso, perché mi sono immaginato un tizio che riempie un'altro di aghi piazzati a casaccio - lanciati tipo freccette: al solo pensiero mi è venuto da ridere!
26 gennaio 2009
Storie di ordinaria normalità
Ieri, Giometti ed io abbiamo inaugurato le biciclette con una passeggiata fino al paese vicino. Tutto sommato ci siamo divertiti, anche se la mia bici di Decathlon già non va' bene, il freno davanti ha una ganascia bloccata e quello dietro è inefficace. Mi toccherà riportargliela, porco il mondo.
Nel pomeriggio, festeggiamenti per lo zio Pigi, che compiva 50 anni. Tanti tantissimi auguri a lui!
Oggi, inizio di settimana mortale, inchiodato in tangenziale: partenza ore 7,25 - arrivo ore 9,30. Record assoluto di schifo.
Che qualche dio ci aiuti per il resto della settimana.
Nel pomeriggio, festeggiamenti per lo zio Pigi, che compiva 50 anni. Tanti tantissimi auguri a lui!
Oggi, inizio di settimana mortale, inchiodato in tangenziale: partenza ore 7,25 - arrivo ore 9,30. Record assoluto di schifo.
Che qualche dio ci aiuti per il resto della settimana.
23 gennaio 2009
Un amico riapparso dal passato
Oggi mi ha scritto dal Quebec un amico che avevo conosciuto durante il mio ultimo soggiorno in Canada, nel 1991: Florent. Nel '92 era anche venuto a trovarmi in Italia e me lo ero portato in Formazza: con lui avevamo visitato la diga di Morasco, grazie all'amico Alfiero, e la centrale scavata nella montagna. Ecco le foto di quella circostanza, che mi ha mandato.
Sono davvero contento che Internet gli abbia permesso di ritrovarmi. Miracoli della modernità.
Sono davvero contento che Internet gli abbia permesso di ritrovarmi. Miracoli della modernità.
22 gennaio 2009
Un «mini-sommergibile» per curare i tumori
Forse a leggere questa notizia Isaac Asimov avrebbe sorriso, o forse si sarebbe rattristato nel vedere che, ancora una volta, la realtà ha raggiunto la fantasia. Quello che il grande scrittore aveva immaginato nel 1966 nel suo libro «Viaggio allucinante» è stato in qualche modo realizzato dall'Università di Tel Aviv: un «mini-sommergibile» biologico dell´ordine di un milionesimo di metro in grado di "navigare" nel flusso sanguigno per scovare i tumori e curarli immettendo delle medicine. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science, e spiega che il metodo è già stato sperimentato su dei gatti ulcerosi e che i primi prototipi per l'uomo potrebbero essere pronti nell´arco di tre-cinque anni. Ne parla la Repubblica.
«La metodologia - scrive Repubblica - è stata pubblicata su Science ad opera di Dan Peer, del Dipartimento di Ricerca cellulare e immunologia dell´università israeliana. Costruito con materiale biologico, il sommergibile ha dimensioni nanometriche, ossia dell´ordine del milionesimo di metro, ma pur essendo così piccolo è in grado di trasportare e rilasciare medicine che potrebbero essere in grado di distruggere le cellule cancerogene una per una. Spiega Peer: "I mini sommergibili che stiamo costruendo saranno in grado di attaccare obiettivi ben precisi e cellule specifiche. Ogni piccolo sottomarino infatti, può essere mandato direttamente verso la parte ammalata del corpo umano e distruggere solo le cellule ammalate e non quelle sane"».
«Peer - si continua a leggere - ha già raggiunto il proprio obiettivo distruggendo cellule ulcerose nel fegato dei gatti. A differenza di altre ricerche nel campo della nanotecnologia applicata alla medicina che puntano a produrre unicamente medicine in grado di distruggere in modo selettivo parti del corpo ammalate, Peer è il primo ad essere riuscito a costruire una nano medicina che viene trasportata da un nano sommergibile fino al punto in cui la medicina deve lavorare. Peer cioè è riuscito a produrre medicina e mezzo di trasporto».
«Abbiamo sfruttato - spiega il ricercatore - il sistema che il corpo umano usa per difendersi dai virus con un metodo e mezzi del tutto naturali, che non hanno controindicazioni. I primi nano sommergibili per gli uomini potranno essere pronti nell´arco di tre-cinque anni, in quanto devono prima superare una serie di norme mediche internazionali. In un primo tempo la loro attenzione sarà rivolta alle malattie del sangue, del pancreas, della mammella e al cancro al cervello, obiettivi più semplici di altri da raggiungere. Ma non è lontano il giorno in cui qualsiasi parte del corpo potrà essere raggiunta con questo sistema».
Fonte: La Repubblica, 21 Gennaio 2009, pag. 37.
Nell'immagine, il sommergibile di Atlantis (Disney).
«La metodologia - scrive Repubblica - è stata pubblicata su Science ad opera di Dan Peer, del Dipartimento di Ricerca cellulare e immunologia dell´università israeliana. Costruito con materiale biologico, il sommergibile ha dimensioni nanometriche, ossia dell´ordine del milionesimo di metro, ma pur essendo così piccolo è in grado di trasportare e rilasciare medicine che potrebbero essere in grado di distruggere le cellule cancerogene una per una. Spiega Peer: "I mini sommergibili che stiamo costruendo saranno in grado di attaccare obiettivi ben precisi e cellule specifiche. Ogni piccolo sottomarino infatti, può essere mandato direttamente verso la parte ammalata del corpo umano e distruggere solo le cellule ammalate e non quelle sane"».
«Peer - si continua a leggere - ha già raggiunto il proprio obiettivo distruggendo cellule ulcerose nel fegato dei gatti. A differenza di altre ricerche nel campo della nanotecnologia applicata alla medicina che puntano a produrre unicamente medicine in grado di distruggere in modo selettivo parti del corpo ammalate, Peer è il primo ad essere riuscito a costruire una nano medicina che viene trasportata da un nano sommergibile fino al punto in cui la medicina deve lavorare. Peer cioè è riuscito a produrre medicina e mezzo di trasporto».
«Abbiamo sfruttato - spiega il ricercatore - il sistema che il corpo umano usa per difendersi dai virus con un metodo e mezzi del tutto naturali, che non hanno controindicazioni. I primi nano sommergibili per gli uomini potranno essere pronti nell´arco di tre-cinque anni, in quanto devono prima superare una serie di norme mediche internazionali. In un primo tempo la loro attenzione sarà rivolta alle malattie del sangue, del pancreas, della mammella e al cancro al cervello, obiettivi più semplici di altri da raggiungere. Ma non è lontano il giorno in cui qualsiasi parte del corpo potrà essere raggiunta con questo sistema».
Fonte: La Repubblica, 21 Gennaio 2009, pag. 37.
Nell'immagine, il sommergibile di Atlantis (Disney).
21 gennaio 2009
Piccoli bimbi crescono
Non ho molto tempo, in questo periodo, per postare sul blog. Però una sensazione vorrei descriverla, prima che venga risucchiata dalla quotidianità e finisca dimenticata in qualche angolo remoto del mio cervello.
Ieri mattina ho accompagnato Giometti a fare la prima visita oculistica di controllo della vista. Non che fosse davvero preoccupato, però diciamo che era un po' inquieto, malgrado le spiegazioni che gli avevamo dato. La dottoressa era gentile ed ha cominciato a chiedergli di leggere un po' di lettere sul muro: solo che tra le prime lettere che doveva leggere ce n'erano diverse che lui non conosceva, dato che sta ancora imparando a leggere (in particolare una k e una y). Senza grande imbarazzo, Giomo ha fatto notare che non sapeva di che letterine si trattasse - lo avevamo avvertito -, così la dottoressa è passata a fargli identificare dei simboli (albero, casa, sole, ecc.), attività che il bambino ha svolto con grande scioltezza, quasi rilassato. L'esame, naturalmente, è andato bene, a quanto pare il mostro ci vede benissimo.
Ed ecco la sensazione che ho provato: una grande, grandissima tenerezza per questa creatura che sta crescendo e affronta le sue prime sfide, a volte semplici, a volte più complesse. Una tenerezza che al solo ripensarci mi riempie gli occhi di lacrime. Spero di riuscire ad accompagnare sia lui che Giolo lungo la strada della loro crescita e ad insegnargli ad essere se stessi e non avere paura di niente.
Ieri mattina ho accompagnato Giometti a fare la prima visita oculistica di controllo della vista. Non che fosse davvero preoccupato, però diciamo che era un po' inquieto, malgrado le spiegazioni che gli avevamo dato. La dottoressa era gentile ed ha cominciato a chiedergli di leggere un po' di lettere sul muro: solo che tra le prime lettere che doveva leggere ce n'erano diverse che lui non conosceva, dato che sta ancora imparando a leggere (in particolare una k e una y). Senza grande imbarazzo, Giomo ha fatto notare che non sapeva di che letterine si trattasse - lo avevamo avvertito -, così la dottoressa è passata a fargli identificare dei simboli (albero, casa, sole, ecc.), attività che il bambino ha svolto con grande scioltezza, quasi rilassato. L'esame, naturalmente, è andato bene, a quanto pare il mostro ci vede benissimo.
Ed ecco la sensazione che ho provato: una grande, grandissima tenerezza per questa creatura che sta crescendo e affronta le sue prime sfide, a volte semplici, a volte più complesse. Una tenerezza che al solo ripensarci mi riempie gli occhi di lacrime. Spero di riuscire ad accompagnare sia lui che Giolo lungo la strada della loro crescita e ad insegnargli ad essere se stessi e non avere paura di niente.
15 gennaio 2009
E così, senza colpo ferire, è passato anche il compleanno del blog...
Era l'11 Gennaio 2006, quando scrissi il mio primo post da blogger. Quanta acqua sotto i ponti, quante cosa fatte e persone incontrate.
Buon compleanno in ritardo, blog, mi sei caro compagno di strada.
A.
L'immagine è del Toce, ovviamente.
Buon compleanno in ritardo, blog, mi sei caro compagno di strada.
A.
L'immagine è del Toce, ovviamente.
12 gennaio 2009
La campagna Tuttovitamine.it di Bayer firmata da Pleon Italia sul podio anche negli USA
Assegnati i Magellan 2008, i prestigiosi riconoscimenti della Lega Americana dei Professionisti della Comunicazione - Lacp: medaglia di bronzo al team italiano di Pleon
Milano, 12 gennaio 2009 - La campagna “TuttoVitamine.it” (http://www.tuttovitamine.it/), il progetto web nato e realizzato dalla collaborazione di Pleon Italia e Bayer Consumer Care, si aggiudica ancora una nuova importante vittoria internazionale che si aggiunge al primo premio nella categoria website già assegnato durante gli European Excellence Award, il più autorevole premio dedicato alle migliori campagne di comunicazione europee. Il riconoscimento “Magellan Award 2008”, assegnato dalla prestigiosa Lega Americana dei Professionisti della Comunicazione (Lacp - League of American Communications Professionals), nella categoria Campagne di Comunicazione per Prodotti e Servizi Consumer (http://www.lacp.com/2008magellan/7542.HTM), è stato reso noto durante la cerimonia a San Diego.
“Quest’anno abbiamo registrato il record di partecipazione e ricevutooltre 400 domande di iscrizione provenienti da 8 Paesi appartenenti a 4 aree geografiche. La campagna di Social Media sviluppata da Pleon Italia, “The Bayer Italian Social Media Programme”, è stata premiata con 93 punti espressi a favore su 99. La chiarezza dei messaggi trasmessi, l’efficace focus sugli utenti finali, e la perfetta esecuzione dell’intera campagna, hanno premiato la squadra italiana”, ha commentato Christine Kennedy LACP Managing Director. “I risultati ottenuti da Tuttovitamine.it sono eccellenti e dimostrano il successo di questo progetto nell’esatta identificazione dei destinatari della comunicazione e nella conseguente veicolazione di messaggi opportuni ed efficaci. Ci complimentiamo pertanto con i professionisti italiani coinvolti in questo grande Progetto dell’Anno”, continua Christine Kennedy.
“Siamo orgogliosi di questo nuovo premio” - ha dichiarato Gianni Catalfamo, European Director, Social Media, di Pleon - “soprattutto considerando che la gran parte dei progetti con i quali ci siamo confrontati è stata realizzata in un Paese come gli USA, decisamente più sviluppato dal punto di vista Internet rispetto all’Italia”.
League of American Communications Professionals LLC (LACP) è stata fondata nel 2001 con l’obiettivo di creare un bacino di confronto nel mondo delle relazioni pubbliche per favorire la diffusione e la valorizzazione delle migliori campagne di comunicazione sviluppate a livello mondiale attraverso i riconoscimenti e la premiazione delle loro eccellenze.
Milano, 12 gennaio 2009 - La campagna “TuttoVitamine.it” (http://www.tuttovitamine.it/), il progetto web nato e realizzato dalla collaborazione di Pleon Italia e Bayer Consumer Care, si aggiudica ancora una nuova importante vittoria internazionale che si aggiunge al primo premio nella categoria website già assegnato durante gli European Excellence Award, il più autorevole premio dedicato alle migliori campagne di comunicazione europee. Il riconoscimento “Magellan Award 2008”, assegnato dalla prestigiosa Lega Americana dei Professionisti della Comunicazione (Lacp - League of American Communications Professionals), nella categoria Campagne di Comunicazione per Prodotti e Servizi Consumer (http://www.lacp.com/2008magellan/7542.HTM), è stato reso noto durante la cerimonia a San Diego.
“Quest’anno abbiamo registrato il record di partecipazione e ricevutooltre 400 domande di iscrizione provenienti da 8 Paesi appartenenti a 4 aree geografiche. La campagna di Social Media sviluppata da Pleon Italia, “The Bayer Italian Social Media Programme”, è stata premiata con 93 punti espressi a favore su 99. La chiarezza dei messaggi trasmessi, l’efficace focus sugli utenti finali, e la perfetta esecuzione dell’intera campagna, hanno premiato la squadra italiana”, ha commentato Christine Kennedy LACP Managing Director. “I risultati ottenuti da Tuttovitamine.it sono eccellenti e dimostrano il successo di questo progetto nell’esatta identificazione dei destinatari della comunicazione e nella conseguente veicolazione di messaggi opportuni ed efficaci. Ci complimentiamo pertanto con i professionisti italiani coinvolti in questo grande Progetto dell’Anno”, continua Christine Kennedy.
“Siamo orgogliosi di questo nuovo premio” - ha dichiarato Gianni Catalfamo, European Director, Social Media, di Pleon - “soprattutto considerando che la gran parte dei progetti con i quali ci siamo confrontati è stata realizzata in un Paese come gli USA, decisamente più sviluppato dal punto di vista Internet rispetto all’Italia”.
League of American Communications Professionals LLC (LACP) è stata fondata nel 2001 con l’obiettivo di creare un bacino di confronto nel mondo delle relazioni pubbliche per favorire la diffusione e la valorizzazione delle migliori campagne di comunicazione sviluppate a livello mondiale attraverso i riconoscimenti e la premiazione delle loro eccellenze.
10 gennaio 2009
Tanti auguri a me
Oggi, in ocasione del mio compleanno, siamo andati a Milano: un giro all'Ikea, per comprare due nuove gambe per la scrivania; un salto in libreria, per comprarmi un po' di libri; un pranzo al ristorante western, gioia dei bimbi.
Nel pomeriggio, al centro commerciale per comprare la mia bici nuova, davvero strana e buffa. Eccola.
Alla sera, cena a casa con torta autoprodotta. Le decorazioni sono pirati, ca va sens dire...
Foto con Giolo.
Tanti auguri a me!
Nel pomeriggio, al centro commerciale per comprare la mia bici nuova, davvero strana e buffa. Eccola.
Alla sera, cena a casa con torta autoprodotta. Le decorazioni sono pirati, ca va sens dire...
Foto con Giolo.
Tanti auguri a me!
09 gennaio 2009
TuttoVitamine si è aggiudicato anche un Magellan Award 2008
Una buona notizia in questo inizio di 2009: TuttoVitamine si è aggiudicato un altro premio, questa volta americano. Si tratta del Magellan Award 2008, un premio che viene assegnato annualmente dalla League of American Communications Professionals.
TuttoVitamine si è aggiudicato la medaglia di bronzo tra gli oltre 400 progetti presentati, provenienti sia dagli Stati Uniti che da una dozzina di altri paesi, con una votazione di 93/99 nella categoria "Progetti di comunicazione al consumatore".
Dopo l'Eccellenza Europea, la qualità del nostro lavoro è riuscita a valicare persino le fredde acque dell'oceano! Evviva!
TuttoVitamine si è aggiudicato la medaglia di bronzo tra gli oltre 400 progetti presentati, provenienti sia dagli Stati Uniti che da una dozzina di altri paesi, con una votazione di 93/99 nella categoria "Progetti di comunicazione al consumatore".
Dopo l'Eccellenza Europea, la qualità del nostro lavoro è riuscita a valicare persino le fredde acque dell'oceano! Evviva!
08 gennaio 2009
La scienza va avanti, la politica va indietro
Che cos'è la politica della scienza? Significa amministrare la scienza, curarne l'organizzazione istituzionale, sostenerla con investimenti e diffonderne i risultati. Ma la scienza può anche essere un soggetto capace di rivoluzionare il modo di pensare tradizionale, di mettere in discussione perfino le forme di vita, una scienza che interpella quindi la politica sui fondamenti del vivere in società. La riflessione sul tema è pubblicata sul quotidiano la Stampa.
«È diventata una richiesta generalizzata - si legge nell'articolo - quella di porre dei limiti alla scienza. Allo stesso modo, da quando la politica ha assunto la forma globalizzata della democrazia, si è cominciato a denunciarne il carattere meramente procedurale. Scienza e democrazia, proprio mentre riscuotono ampi successi pratici, vengono spesso sottoposte ad autorità esterne: la tavola dei valori sopra l'attività scientifica e le identità sopra il relativismo democratico. Alla base di questi problemi c'è uno scarto tra la potenza e il potere, la scienza è andata avanti, ma la cultura e la mentalità non sono riuscite a metabolizzare i suoi successi. Da qui la difficoltà di fare politica della scienza».
«Oggi, - conclude la Stampa - nel vecchio continente l'investimento in ricerca rispetto al pil è inferiore alla media mondiale; il 75% della ricerca è migrata nell'Indopacifico. Quali caratteri avrà questa scienza a prevalenza asiatica? L'Italia ha vissuto in modo dissennato l'avvento della nuova scienza. Non solo ha diminuito l'investimento in ricerca, in controtendenza mondiale, ma ha maltrattato la sua migliore risorsa, i giovani ricercatori, ignorando il riconoscimento dei meriti. La crisi economica e ancor più quella civile non sono estranee a questa ennesima anomalia».
Fonte: La Stampa, "Tutto Scienze", 7 gennaio 2009, pag. 28
«È diventata una richiesta generalizzata - si legge nell'articolo - quella di porre dei limiti alla scienza. Allo stesso modo, da quando la politica ha assunto la forma globalizzata della democrazia, si è cominciato a denunciarne il carattere meramente procedurale. Scienza e democrazia, proprio mentre riscuotono ampi successi pratici, vengono spesso sottoposte ad autorità esterne: la tavola dei valori sopra l'attività scientifica e le identità sopra il relativismo democratico. Alla base di questi problemi c'è uno scarto tra la potenza e il potere, la scienza è andata avanti, ma la cultura e la mentalità non sono riuscite a metabolizzare i suoi successi. Da qui la difficoltà di fare politica della scienza».
«Oggi, - conclude la Stampa - nel vecchio continente l'investimento in ricerca rispetto al pil è inferiore alla media mondiale; il 75% della ricerca è migrata nell'Indopacifico. Quali caratteri avrà questa scienza a prevalenza asiatica? L'Italia ha vissuto in modo dissennato l'avvento della nuova scienza. Non solo ha diminuito l'investimento in ricerca, in controtendenza mondiale, ma ha maltrattato la sua migliore risorsa, i giovani ricercatori, ignorando il riconoscimento dei meriti. La crisi economica e ancor più quella civile non sono estranee a questa ennesima anomalia».
Fonte: La Stampa, "Tutto Scienze", 7 gennaio 2009, pag. 28
01 gennaio 2009
Buon 2009 a tutti!!!
Ieri sera abbiamo cenato abbastanza presto: una bella fondue bourguignonne per tutti e via! Davvero un'idea eccellente per una serata speciale. Poi abbiamo tirato tardi con una sessione "cinematografica": Kung Fu Panda, poi Shrek. A mezzanotte, petardi e stelline.
Oggi, invece, i bimbi hanno preferito non sciare: solo Giolo ha fatto un'ora di discesa col maestro, mentre io ho potuto concedermi una bella sciata individuale, come ieri.
Fantastico.
Pomeriggio, palette!
Auguri a tutti!
Oggi, invece, i bimbi hanno preferito non sciare: solo Giolo ha fatto un'ora di discesa col maestro, mentre io ho potuto concedermi una bella sciata individuale, come ieri.
Fantastico.
Pomeriggio, palette!
Auguri a tutti!
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