20 settembre 2006

CENERENTOLA HA IL 54 DI SCARPA

In Cenerentola c’è qualcosa che non mi convince.
La favola dice che la poverina stava tutto il giorno a lavorare in casa.
Eppure quando va al ballo del principe, subito balla il valzer, il tango, e tutto il resto.
Dove aveva imparato a ballare? Aveva fatto un corso per corrispondenza? Oppure usciva tutti i sabato sera in discoteca, altroché stare in casa.
E come faceva la fata a avere le misure del suo vestito? E aveva proprio il piedino più piccolo di tutte le donne del reame? E come camminava? Secondo me aveva il 54 di scarpa, e il principe s’è innamorato per quello, gli piacevano le fette grandi. I principi sono strani.

E anche Hansel e Gretel non mi convincono. Una casa di cioccolata. E d’estate, quando ci sono quaranta gradi, non si squagliava? E il tetto di marzapane? Gli uccellini non lo mangiavano? E il cesso, di cosa era fatto?

Se Harry Potter è così bravo come mago, perché non va a fare qualcosa di utile in giro, invece di continuare a fare i miliardi coi film? Voglio il film: Harry Potter trova l’acqua in Africa.

I draghi sono i veri eroi. Stanno lì a fare la guardia alla bella principessa e al tesoro. Poi arriva l’eroe, tutto armato con una spada magica, e li uccide. Perché? Facevano solo il loro dovere. Se non ci fosse il drago, l’eroe sarebbe solo un avventuriero gradasso che va a caccia di tesori e principesse. Invece, uccidendo il drago, ha la scusa per fare bella figura. Il drago è un alibi. Fondiamo il Mddc, movimento difesa draghi custodi.

I cattivi dei film hanno sempre un piano segreto, ma non resistono e lo spifferano tutto all’eroe. Stessero un po’ zitti.

Non esistono lettori bambini. Esistono persone che iniziano a leggere. Se inizi a leggere a novant’anni, sei un lettore bambino.

Se sai scrivere e sei anche un po’ superbo e vanitoso, puoi fare lo scrittore. Se non sai scrivere e sei un po’ superbo e vanitoso puoi fare il critico. Se sai scrivere e dici di non essere superbo e vanitoso allora sei bugiardo e puoi fare il politico.

Einstein era ghiotto di gelati e studiava molta matematica. Un giorno si chiese: perché i gelati durano così poco e le lezioni di matematica durano così tanto? Studiò bene la cosa e scoprì il principio di relatività.

Se una persona ti dice che ha una faccia onesta, ma poi si trapianta i capelli, si fa il lifting e si trucca per andare in televisione, allora non è vero che ha la faccia onesta, se no che bisogno avrebbe di cambiarsela?

Tu non sai dove è il tuo gatto ma lui sa sempre dove sei tu.


Stefano Benni, tratto da Baribal del Gennaio 2006 (N° 3)
http://www.stefanobenni.it/

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