31 maggio 2006
Paris at night (Prévert)
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo tra le braccia
29 maggio 2006
Sabato 27 - Claudel et Rodin: la rencontre de deux destins
24 maggio 2006
Les ombres (Prévert)
davanti a me
nella luce dell'amore
Ed io sto qui
davanti a te
nella musica della felicità
Ma la tua ombre
sulla parete
spia ogni attimo
dei miei giorni
e la mia ombra
fa lo stesso
e spia la tua libertà
Eppure ti amo
e tu mi ami
come s'ama il giorno la vita o l'estate
Ma come le ore che si susseguono
non suonano mai ad un tempo
le nostre due ombre s'inseguono
come due cani di una stessa madre
staccati dalla medesima catena
ma ostili entrambi all'amore
unicamente fedeli al padrone
alla padrona
e che aspettano pazientemente
ma tremanti d'angoscia
la separazione degli amanti
e che aspettano
che la nostra esistenza si concluda
e il nostro amore
e che gli buttino lì le nostre ossa
per prenderle
celarle e seppellirle
e seppellirsi anch'essi
sotto le ceneri del desiderio
fra le macerie del tempo.
22 maggio 2006
Altro fine settimana al mare...
19 maggio 2006
i love you most (Cummings, 1958)
più di chiunque sulla terra e
mi piaci più d’ogni cosa nel cielo
-sole e canti ti fanno festa se vieni
anche se l’inverno è ovunque
con tanto silenzio
e tanto buio
niuno riesce davvero a indovinare
(solo la mia vita)la vera stagione-
e se ciò che si chiama mondo avesse
la fortuna di udire quei canti(o di scorgere
quel sole che si alza altissimo nel cuore
di qualcuno più che lieto ogni volta
che sei più vicino)tutti crederebbero
(tesoro mio bello)soltanto all’amore
17 maggio 2006
Jacques Prévert (1900-1977)
Nel 1920, inizia il servizio militare e raggiunge il suo reggimento prima a Lunéville, dove conosce "Roro", un ragazzo di Orléans e il pittore dadà Yves Tanguy (che sarà inviato poco dopo in Tunisia) e con essi forma un affiatato trio.
Di ritorno a Parigi nel 1922, Jacques si stabilirà con i suoi due amici artisti e col fratello Pierre, regista, al 54 di Rue del Château a Montparnasse che sarà presto il punto di riunione del movimento surrealista al quale partecipano, tra gli altri, Robert Desnos, Raymond Queneau e André Breton, con il quale Prévert manterrà sempre ottimi rapporti.
I suoi primi testi risalgono al 1930 quando il poeta pubblica sulla rivista "Bifur" Souvenirs de famille ou l'ange gardechiourme (Ricordi di famiglia ossia l'Angelo aguzzino).
L'anno seguente sulla rivista "Commerce", dove lavora Giuseppe Ungaretti come redattore, esce il Tentative de description d'un diner de têtes à Paris-France (Tentativo di descrizione di un banchetto a Parigi, Francia) e recita in un film di Marc Allégret, Pomme de terre.
Tra il 1932 e il 1936 Prévert svolge un'intensa attività teatrale, lavorando con la compagnia "Gruppo d'Ottobre", che intende promuovere un "teatro sociale".
Nel 1937 ritorna al cinema collaborando con Marcel Carné e scrive per il regista il copione di Drōle de drame (Lo strano dramma del Dr. Molineaux) e nel 1938, dopo un soggiorno di un anno negli Stati Uniti a Hollywood, il soggetto del celebre film Quai des brumes (Porto delle nebbie), interpretato da Jean Gabin, Michèle Morgan, Pierre Brasseur, Michel Simon.
Negli anni che vanno dal 1939 al 1945 egli continua la sua attività di soggettista e sceneggiatore. Di questi anni è il capolavoro uscito dalla collaborazione Prévert- Carné, Les enfants du paradis (Gli amanti perduti).
Nel 1944 escono, su "Les Cahiers d'Art", Promenade de Picasso e Lanterne magique de Picasso. Nel frattempo il poeta, dimesso dall'esercito nel 1939, aveva lasciato Parigi per trasferirsi a sud a la Tourette-de-lupe: farà ritorno a Parigi nel 1945, a guerra terminata.
Escono intanto due raccolte di poesie, "Histoires" e la celebre "Paroles", che avrà un enorme successo. Nel frattempo, lavora alla sceneggiatura di molti film, scrive numerosi testi per bambini che, realizzati dal fratello Pierre, verranno rappresentati in televisione. Nel 1947 sposa Janine Tricotet, da cui ha già avuto una figlia, Michèle.
Scrive nel frattempo nuovi soggetti per il cinema e pubblica una nuova edizione del suo best-seller "Paroles".
Nel 1956 il poeta pubblica il volume Mirò con G. Ribemont-Dessaignes, con delle riproduzioni di opere di Mirò.
Nel 1963 pubblica un nuovo volume di poesie, Histoires, et d'autres histoires.
Nel 1966 esce l'opera Fatras, con 57 suoi collages.
L'11 aprile 1977 Prévert muore a Omonville-la-Petite, di cancro al polmone.
Una pillola di poetica
La poesia di Prévert è una poesia scritta per essere detta e quindi più parlata che scritta, fatta per entrare a far parte della nostra vita.
16 maggio 2006
Weekend al mare, senza allergia
12 maggio 2006
Sables mouvants (Prévert)
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano già si è ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano già si è ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde sono rimaste
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.
E' stata una settimana un po' complicata...
08 maggio 2006
Un altro weekend piuttosto pienotto...
Sabato pomeriggio, visita al Safari Park di Varallo Pombia.
Domenica pomeriggio siamo andati al cinema: l'Era Glaciale 2.
E non è tutto: M. ha perso i primi due dentini davanti, in basso! Per fortuna il topino stamattina gli ha fatto trovare un po' di soldini, in cambio...
05 maggio 2006
Quest'oggi è il compleanno di G.
03 maggio 2006
LA SIRENA E IL DOGANIERE (Frammenti) - Garcia Lorca
LA SIRENA E IL DOGANIERE (Frammenti)
Il paesaggio scaleno di spuma e di olivi
ritaglia i suoi profili nella durezza celeste.
Profonda luce senza una grinza di nebbia si stira,
come una schiena rosa di un bagnante ignudo.
Ali di piuma e lino, navi aprono e galli.
Delfini in fila giocano a ponti rotti.
La luna della sera si distacca rotonda
e la casta collina offre rumori e balsami.
Sulla riva dell’acqua cantano i marinai,
canzoni di bambù e ritornelli di neve.
Errati planisferi rilucono nei loro occhi,
un Equatore senza fuoco e una Cina senz’aria.
Cornette di rame configgono i loro spilloni
nella mela rosa del cielo remoto…
Cornette di rame che i doganieri
intonano nella battaglia contro il mare e le sue genti.
La notte mascherata con una pelle di mulo
arriva dando spintoni alle barche latine.
La sembianza della grazia rimane piena d’ombra
e il mare perde pudore o virtù dorate.
O muse danzatrici, teneri rosei piedi
in belle trinità sull’erba morbida.
Le mie offerte accogliete dando all’aria delle cime
nove canti diversi e una sola parola.
02 maggio 2006
Un messaggio per Anna
Nessun figlio dovrebbe spegnersi prima dei propri genitori
E non è ancora tutto: a volte il destino può riservarti il peggio. Una malattia o un incidente: la morte. Non ci sono parole, non c'è spiegazione. Solo strazio e muto dolore.
Ciao A.