Francis Collins, direttore dell'Nih (l'Istituto per la salute degli Stati Uniti) e studioso dei "misteri" del Dna, nel suo libro «The language of life» (Il linguaggio della vita) confessa di essersi sottoposto al test predittivo del Dna. In pratica, Collins era curioso di sapere di cosa si sarebbe ammalato in futuro: così ha inviato un campione del suo sangue a tre aziende (quelle che riteneva più affidabili) che gli hanno risposto via web. I risultati concordavano sul fatto che lo studioso fosse a rischio di diabete e degenerazione maculare. Il costo dei test è andato dai 399 dollari del più conveniente ai 2499 del più caro.
Le previsioni dei test genetici indicano solo dei gradi di probabilità e non tengono conto della storia personale del paziente (e quindi dell'ambiente). Il libro di Collins apre una riflessione sulla possibilità in futuro di sottoporsi a un test del Dna a scopo preventivo: «Avremo la possibilità di conoscere di cosa ci ammeleremo e quindi di prevenire le malattie e di curarle anche con sistemi completamenti nuovi - sostiene lo studioso americano - Non sappiamo quando succederà, ma succederà».
Altri esperti però non sono tanto ottimisti: «Oggi la capacità di predire il rischio con i test è bassa - dice Paolo Vezzoni, ricercatore dell'Itb-Cnr all'Humanitas di Rozzano - in futuro, forse, potranno migliorare.>>
Fonte: Corriere della Sera, 13 ottobre 2010, pag 39.
Personalmente sono affascinato dalle opportunità che si apriranno ai nostri figli e nipoti grazie ad una ricerca scientifica che, tutto sommato, è ancora agli inizi - o almeno a me sembra così, almeno in questi campi. Certo eticamente le implicazioni non sono trascurabili (basti pensare alla necessità di rafforzare e proteggere la privacy dei soggetti che si sottopongono ai test predittivi, per evitare che una pletora di soggetti economici interessati alla gestione della loro salute approfitti delle stesse informazioni per danneggiarli, ad esempio evitando di assicurarli - tanto per fare un esempio semplice semplice). Sono pessimista sulla capacità dei politici di tutelare davvero gli interessi dei cittadini in questo campo particolare: troppo grandi mi paiono gli interessi economici che ci stanno dietro e troppo facilmente corruttibili loro. Speriamo bene.
14 ottobre 2010
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