Il neurobiologo Derek Denton indaga i meccanismi che ci inducono a pensare. Il Corriere della Sera recensisce "Le emozioni primordiali. Gli albori della coscienza", appena uscito da Bollati Boringhieri.
«La mente è ciò che il cervello fa - afferma candidamente Derek Denton nel suo libro - ci sono persone per le quali tale affermazione suona assurda e inaccettabile e altre, compreso me, per le quali non fa una grinza ed è, anzi, perfino ovvia. Temo che questi due gruppi di persone non potranno mai capirsi. A volere essere precisi la mente è in effetti solo parte di ciò che il cervello fa: quest'ultimo infatti respira e metabolizza zuccheri, ma noi non definiamo mente tali attività. Né definiamo mente molte altre funzioni complicatissime del nostro cervello come quelle di seguire con lo sguardo un uccello in volo o di portarsi un cucchiaio alla bocca. Noi chiamiamo mente ciò che di più alto, cioè a noi più gradito, il cervello fa. Un capitolo particolare, e particolarmente gradito, delle estrinsecazioni della mente è poi rappresentato dalla coscienza, ciò che ci permette di sapere dove siamo in questo momento e di sapere che lo sappiamo».
Fonte: Corriere della Sera, 26 giugno 2009, pagg. 1, 47.
01 luglio 2009
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