31 ottobre 2008
30 ottobre 2008
Una giornata di sciopero della scuola
28 ottobre 2008
Forse aspettiamo sempre (frammento)
un'arcata instabile, ribelle
che ci traghetti barcollanti dove
la terra è pronta alle carezze, incline
alle confidenze
senza renderci conto che siamo noi
quel ponte
allo stesso tempo
la materia prima e i progettisti
dalla struttura tanto forte o debole
quanto la nostra immaginazione
(...)
Di Annamaria Ferramosca & Annamaria Crowe Serrano, da "Paso doble", Empiria 2006
26 ottobre 2008
Un fine settimana all'insegna della calma
Oggi, mercatino mensile per le vie della nostra ridente cittadina (cosa ci sarà, poi, da ridere, io non lo so): abbiamo comprato una compilation di formaggi e poi ce ne siamo tornati a casa, fendendo la bolgia.
Giomo nel fine settimana è sempre un po' più ridolone che nei giorni feriali...
24 ottobre 2008
In ufficio in moto, anzi, in Motò
Ieri sera, invece, bella serata con amici al Maxela: fiorentina davvero eccellente. Molto curioso l'ingresso, con il banco da macellaio. Sono stato proprio bene.
22 ottobre 2008
se qualcosa (Dacia Maraini)
21 ottobre 2008
20 ottobre 2008
WALL-E
La trama:
Wall-e è l'ultimo robot rimasto sulla terra dopo che gli umani l'hanno abbandonata perchè invasa dai rifiuti. Si sono dimenticati di spegnerlo e lui da 700 anni continua a fare quello per cui è stato costruito: comprimere e ammassare rifiuti. Non parla ma si fa capire molto bene a gesti e attraverso una gamma di suoni espressivi. È un robot animato come un animale antropomorfo, un piccolo Charlot: operaio alienato che sogna un domani migliore guardando il cielo stellato. E quando dal cielo questo domani migliore arriva sotto forma di un altro robot, Eve, più moderno e programmato per cercare vita sulla Terra, Wall-e lo insegue sull'astronave madre. Lì, sempre come il vagabondo di Chaplin, sarà un portatore sano e inconsapevole di caos e anarchia assieme agli altri "devianti" della società cioè i robot difettosi, l'equivalente di quella famiglia di freak che erano i pesci da acquario con cui aveva a che fare Nemo.
(...) Wall-e non è la solita celebrazione della riappropriazione da parte dell'uomo della sua umanità in un futuro dove la tecnologia ha vinto sullo spirito, al contrario è un film capace di commuovere anche solo con un abbraccio, che afferma la bellezza e il romanticismo della tecnologia attraverso alcune delle scene più semplici e disarmanti che il cinema abbia mai offerto.
(...) Wall-e è prima di tutto uno dei più rivoluzionari film di fantascienza mai visti, nel quale il mondo delle macchine è a tutti gli effetti centrale. I robot non sono solo l'entità da combattere ma una società a sé: hanno una loro vita, loro sentimenti e valori propri (come il concetto di "direttiva"), i protagonisti di una trama autonoma rispetto a quella che coinvolge gli umani. Wall-e e Eve non combattono per salvare la razza umana, quello accade incidentalmente e secondariamente, combattono a fianco di altri robot buoni contro i robot cattivi prima di tutto per salvare se stessi e il loro amore, degli umani non gli importa.
Ai bimbi è piaciuto molto e addirittura all'uscita dal cinema ho sentito qualcuno dire che gli era piaciuto "più di Kung-Fu Panda". Personalmente non arriverei a tanto, anche se l'ho trovato un film romantico e segnatore, non privo di umorismo, il che non fa mai male. Lo consiglio a grandi e piccini.
18 ottobre 2008
Con il Web 2.0 il reclamo va sul blog e colpisce l’azienda (di Giampaolo Fabris)
Un episodio dei giorni scorsi. Una mamma porta il suo piccolino autistico in uno spazio dedicato a film Disney Cars, alla Carrefour di Assago, uno spazio preparato appositamente per consentire ai bambini di avere una foto ricordo. Ecco il racconto nelle parole della mamma. “Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta ben due secondi girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te”, Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia Io stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!”. Fa seguito l’intervento, non meno offensivo (“è uno scemo”), di genitori di altri bambini insofferenti per l’attesa e del personale di Carrefour altrettanto crudelmente sadico.
La mamma porta via il piccolo in lacrime. Ma questa volta protesta. Ed usa la più potente delle armi di cui il consumatore oggi dispone e della cui potenza non è ancora consapevole. Posta il vergognoso accaduto su un blog. Credo che accadimenti del genere possano capitare a qualsiasi azienda e che Carrefour abbia comunque soltanto una responsabilità oggettiva. Una prima lettera di scuse è molto formale.
Ma intanto nella blogosfera accade qualcosa a cui non siamo ancora preparati. Sono centinaia, sino ad un migliaio, le immediate dichiarazioni di solidarietà e di dura indignazione nei confronti dell’Azienda espresse da persone di tutte le età e di ogni condizione sociale. Moltissimi altri blog riportano indignati l’accaduto trasformandosi così, di fatto, in un formidabile amplificatore. L’amministratore delegato di Carrefour telefona alla mamma per testimoniarle le scuse sue e dell’ azienda. La signora non chiede niente per sé ma uno stanziamento per una campagna a favore dell’autismo.
Mi auguro che Carrefour sia disponibile a farlo. Sarebbe nel suo interesse: anche al di là di un doveroso indennizzo morale ad un genitore, e ad un piccolino, tanto deriso ed offeso. La blogosfera, che ha dimensioni e confini praticamente illimitati, si è sensibilizzata e sta attendendo. La protesta adesso, come era convenzionalmente prassi, non può più essere ignorata. Una lezione per il mondo delle imprese. Il vento sta cambiando.
Di Giampaolo Fabris, tratto da Affari&Finanza de La Repubblica del 13 ottobre 2008
17 ottobre 2008
Un pomeriggio cestistico
15 ottobre 2008
Saluti da Genova
A me piace, mi pare proprio allegro e sono contento del nostro lavoro. Questo il panorama all'esterno dei Magazzini del Cotone, sede del congresso.
Ieri ci abbiamo messo un'oretta abbondante per montare lo stand, ma ne è valsa la pena. Peccato che Fe., che mi ha aiutato a montare, abbia dovuto tornare a Milano. Alla sera siamo andati a cena al Ristorante Creusa de Mä di Boccadasse, dove abbiamo mangiato davvero bene e bevuto un'ottima bottiglia di Erbaluce di Caluso, profumatissimo. Ecco le immagini del posto, fuori e dentro.
13 ottobre 2008
12 ottobre 2008
Web 3.0?
La Commissione Europea apre una consultazione per capire come l'Europa possa porsi alla guida della transizione verso il Web 3.0
L'Europa potrebbe assumere la leadership della transizione verso l'Internet della prossima generazione. La Commissione europea ha delineato quali dovranno essere i principali interventi dell'Europa per far fronte alla prossima ondata della Rivoluzione di Internet, che nei prossimi anni andrà intensificandosi con l'evolversi di varie tendenze come le reti sociali, il passaggio massiccio ai servizi aziendali on-line, la nomadizzazione dei servizi basati sul GPS e la TV mobile e la maggior diffusione delle etichette intelligenti. Il rapporto mette in luce che l'Europa si trova in ottima posizione per sfruttare tutte queste evoluzioni, grazie alle politiche a favore della liberalizzazione e della concorrenza nelle reti di telecomunicazione e a quelle in materia di riservatezza dei dati e di sicurezza.
Il 29 Settembre scorso la Commissione ha anche lanciato una consultazione pubblica sulla sua politica nel settore e sui possibili interventi del settore privato.
"L'Internet del futuro cambierà radicalmente la nostra società", ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria per la Società dell'informazione e i media. "Web 3.0 significa potersi dedicare ad attività commerciali, sociali e ricreative "in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo", senza soluzioni di continuità, grazie a reti veloci, affidabili e sicure. Il Web 3.0 mette fine alla divisione tra linee fisse e mobili e rappresenta un enorme balzo in avanti dell'universo digitale, che da qui al 2015 vedrà decuplicata la sua scala. L'Europa ha le competenze e la capacità di rete necessarie per essere all'avanguardia di questa trasformazione. Dobbiamo far sì che il Web 3.0 sia fatto e utilizzato in Europa.".
11 ottobre 2008
Che sabato!
Nel pomeriggio, visita al Safari Park di Pombia. In auto in mezzo agli animali, sempre emozionante.
Ci siamo proprio divertiti!
10 ottobre 2008
09 ottobre 2008
Panorama sul Lago Maggiore
08 ottobre 2008
Una serata tra maschietti
07 ottobre 2008
Stamattina, Consumer & Retail Summit: c'è grossa grisi
Così, per oggi ho deciso di essere felice di questi giorni da solo con i bimbi. Stasera andiamo da Burger King, evviva!
Concludo con un omaggio al grande Corrado Guzzanti.
"Volevo dire al mondo e a tutti gli amici di Intennett che in questo momento c'è una grande crisi, c'è grossa grisi, c'è molta violenza, c'è molto egoismo ... qua la gente non sa più ... quando stiamo andando su questa tera, qua la gente non sa più ... quando stiamo facento su questa tera!" (...)
"Non sai che fare, non sai dove andare, miagoli nel buio. Ti chiedi "Come mai?"; ti chiedi "Quasi quasi?"; "Dov'è la risposta?". La risposta non la devi cercare fuori, la risposta è dentro di te. E però è sbagliata!" (...)
E che dio ce la mandi buona (e possibilmente poco vestita).
05 ottobre 2008
03 ottobre 2008
01 ottobre 2008
Guai a lamentarsi di avere mal di testa...
I rapporti extraconiugali molto focosi ed eccitanti possono essere causa di forti mal di testa e stress. La "sexy cefalea" o cefalea benigna sessuale minaccia più di un italiano su 10 e sono soprattutto gli uomini a soffrirne. Troppa tensione sessuale ed emotiva porta quindi a fastidiose emicranie soprattutto in chi tradisce e non ha la coscienza tranquilla. Lo studio è della Società italiana per le cefalee, e verrà illustrato al 22° congresso nazionale a Torino, da domani a sabato. A parlarne sono la Stampa e il Messaggero.
«Il mal di testa dell'amante - così scrive il quotidiano torinese - è una cefalea benigna sessuale e minaccia più di un italiano su 10. "Possono sperimentarla tutti i connazionali emicranici, pari al 12% della popolazione generale", assicura Pinessi. In alcuni casi fare l'amore può scatenare, dunque, una fastidiosa cefalea, soprattutto negli uomini, ma anche nelle donne se durante il rapporto sessuale hanno un ruolo molto attivo».
«L'intensità del dolore - continua il professor Pinessi - cresce insieme all'eccitazione, culmina nell'orgasmo e può durare anche alcune ore. Il pericolo aumenta se la relazione è trasgressiva e, magari, extra-matrimoniale. In questo caso, infatti, il rapporto è accompagnato da una maggiore ansia da prestazione e da una tensione eccessiva. Il dolore arriva all'improvviso e si manifesta con violenza: sul più bello, l'amante si spaventa e a volte si accascia a terra. A complicare le cose, poi, ci sono anche i riti preliminari».
«Pinessi punta il dito su alcuni cibi o bevande da evitare - conclude la Stampa - come vino, formaggi, cioccolata o presunti afrodisiaci come i crostacei e lo champagne. E invita alla cautela sull'uso delle pillole blu, perché "proprio in virtù della loro azione vasodilatatrice", dice Pinessi, alcuni farmaci contro l'impotenza possono favorire l'emicrania da sesso. La pressione si impenna e il cuore accelera il battito. Il sesso, sia pure piacevole, può anche essere faticoso e soprattutto nelle persone predisposte "un simile impegno fisico può tradursi nella cefalea sessuale", conferma Pinessi».
Fonte: La Stampa, pag. 22 + Il Messaggero, pag.13 - 1 Ottobre 2008