"Lo scrittore Mario Rigoni Stern è morto ad Asiago, all'età di 86 anni. Malato da tempo, è mancato lunedì 16, alla sera. I funerali si sono svolti ieri, in forma strettamente privata, nella piccola chiesa del centro dell'altopiano. C'erano la moglie Anna, i tre figli con i due nipoti ed il fratello Aldo dietro la bara, Nella cappella non più di 10 persone. Nessuna autorità e nemmeno amici del celebre autore autore del 'Sergente nella neve'.
Mario Rigoni Stern ha scritto pagine indimenticabili sulle sue montagne che amava e conosceva profondamente e ha raccontato in uno dei romanzi più letti del secolo scorso, la tragica ritirata degli italiani in Russia. "Il sergente nella neve", tradotto in diverse lingue e utilizzato in tutte le scuole italiane come testo di lettura, è una storia straordinaria frutto dell'esperienza personale dell'autore che partecipò alla campagna di Russia e riuscì a tornare vivo. (...)
Rigoni Stern era nato ad Asiago il primo novembre del 1921. L'infanzia trascorsa nelle malghe dell'Altipiano, tra la gente di montagna, a contatto con i pastori, lui, Mario, una famiglia numerosa e di tradizione commerciale. Alpino, per scelta quando si arruola volontario alla scuola militaree di Aosta e la guerra non è all'orizzonte, viene chiamato alle armi nel '39 e la sua vita cambia per sempre. Impegnato nel fronte albanese, poi in quello russo, sperimenta la tragedia della ritirata, dell'abbondanono e della morte nella gelida neve e poi della deportazione. Ritorna, dopo due anni di lager, nel '45 all'Altipiano, e comincia a riversare nella scrittura la tragedia che ha vissuto in prima persona. 'Il sergente nella neve' lo pubblica grazie ad Elio Vittorini che lo segnala ad Einaudi. Negli anni '60 arrivera' poi 'I recuperanti' sceneggiatura per il film di Ermanno Olmi. Ma è lungo il silenzio tra 'sergente' e le altre opere. I racconti naturalistici de 'Il bosco degli urogalli' arrivano nel 1962. Tanti poi i suoi lavori e i suoi scritti apprezzati da critica e pubblico.'
Così riporta la notizia il sito de La Repubblica.
Pochi sanno del soggiorno che Rigoni Stern fece, nel 1939, nella "mia" amatissima Formazza. Così riporta nel racconto "L'ultima partita a carte", in "Racconti di guerra", Einaudi (2006).
"Dopo la metà di dicembre partimmo per il corso sciatori. La sede era stata scelta in Alta Val Formazza, a Forkulti, a più di duemila metri, a qualche chilometro dal confine con la Svizzera. Venimmo alloggiati nelle baracche degli operai che avevano lavorato alla costruzione delle dighe che, con l'invaso, avevano sommerso una frazione di Ponte. [Ndr: credo si tratti di Morasco]
Lassù per quaranta giorni fummo solo con la montagna."
Il racconto dell'avventura formazzina poi prosegue. Mi piace pensare di aver qualcosa in comune con lui. Così voglio ricordare Mario Rigoni Stern, che è stato capace davvero di farmi emozionare e commuovere con i suoi splendidi libri e mi ha aiutato a capire l'assurdità della guerra, insieme alla bellezza immensa e assoluta della montagna.
Postilla
Aggiungo che, per una strana coincidenza, oggi è morta anche l'attrice e danzatrice americana Cyd Charisse, di cui avevo parlato qui. Strana la vita.
18 giugno 2008
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