31 ottobre 2007
Venga a prendere il caffè da noi
Non è il mio film preferito, tra i numerosi tratti da Chiara: il mio preferito resta "La stanza del Vescovo". Eppure lo rivedo sempre volentieri e non ne resto mai deluso. Lo consiglio.
La trama, dal Morandini - Dizionario dei film.
"Turni di notte" di anziano neosposo che, non pago della moglie, non vuole trascurare le due cognatine. Il giorno in cui decide di occuparsi anche della graziosa domestica, gli viene un colpo apoplettico. Interpretazione memorabile di Tognazzi, misurato protagonista di una commedia all'italiana velenosamente satirica nei confronti della piccola provincia, tratta dal romanzo La spartizione (1964) di Piero Chiara che, come il regista, appare in un piccolo ruolo. Umorismo amaro.
30 ottobre 2007
IL MARE SCIATTO DEI CARAIBI NERI (Boris Makaresko)
Ecco alcuni esempi di barzellette sui Caraibi Neri.
Come mai in Venezuela c'è il petrolio e poco distante, nei Caraibi Neri, c'è la marijuana?
Perché gli abitanti dei Caraibi Neri hanno scelto per primi.
Per un sondaggio chiedono ad una ragazza di Antigua:
« Come contraccettivo preferisci la pillola o il preservativo? »
« Senz'altro la pillola. È più facile da ingoiare ».
Che cosa disse la mamma haitiana quando sua figlia le confessò di essere incinta?
Sei sicura che sia tuo?
Come si convince una haitiana a sposarti?
Basta dirle che è incinta.
Le sardine devono essere, per forza, originarie nel Mare Sciatto dei Caraibi Neri. Altrimenti come si spiega che si chiudono in una scatola lasciando la chiave all'esterno?
Ecco alcune invenzioni di brillanti ingegneri dei Caraibi Neri:
Il bersaglio antiproiettile.
La radio con i sottotitoli per non udenti.
Il tatuaggio invisibile.
La cintura di sicurezza elastica.
La torcia elettrica a batteria solare.
Un libro su come imparare a leggere.
Bersagli gonfiabili per il tiro con l'arco.
Il dizionario con l'indice.
Sacchetti da tè impermeabili.
Queste e altre cose belle, qui. W Boris Makaresko, da NON STOP negli anni '70 direttamente nel futuro...
29 ottobre 2007
Che domenica bestiale...
25 ottobre 2007
Saluti da Treviso
23 ottobre 2007
Le cose non spariscono (Elisa Biagini)
22 ottobre 2007
Weekend teatrale
19 ottobre 2007
Photo contest
L'idea è semplice: ognuno di noi ha scelto una decina di foto dalla propria collezione privata, per condividerle con tutti gli altri, raccontando la storia "dietro" l'immagine.
Di seguito le foto migliori che sono state presentate, a mio insindacabile giudizio.
Alessandra
Betta
Cisco
Corrado
Marco
Ale
Alla fine, indiscutibilmente, abbiamo vinto tutti. E' stata davvero una bella serata.
16 ottobre 2007
Una serata speciale
Al via il campionato + Ratatouille
Ecco le foto.
Domenica mattina, poi, anteprima del nuovo film Disney-Pixar "Ratatouille": semplicemente meraviglioso!
15 ottobre 2007
Arrivederci, anzi addio
Due delle riflessioni che sono state fatte mi hanno particolarmente colpito. La prima è che della vita di una persona che ci è venuta a mancare non si dovrebbe considerare solo la lunghezza, ma anche la larghezza: la profondità, l’intensità, cioè, con la quale questa vita è stata vissuta. Così vorrei che capitasse a me: che duri a lungo o che sia ancora breve, vorrei poter pensare di averla vissuta intensamente, questa mia vita; così credo abbia fatto Morfa.
La seconda riflessione riguarda l’atteggiamento da tenere di fronte alla morte di una persona cara: si può continuare a piangerla o si può ringraziare ed essere felici per averla conosciuta ed aver avuto il privilegio di condividere con lei una parte di cammino; perché la vita continua. Sono felice di avere conosciuto Morfa, era una persona speciale, che sapeva farti sentire a tuo agio.
Aggiungo che nella mia personale visione le persone care che ci sono mancate non sono davvero morte, per noi: fino a che le ricordiamo, anche solo di tanto in tanto, in occasioni speciali o solo per caso, queste persone non sono morte, ma vivono dentro di noi.
Concludo con una riflessione amara su come la tecnologia abbia un impatto inatteso anche nel caso della morte di una persona amica. Da qualche anno la mia agenda e la mia rubrica esistono solo in formato elettronico: quando viene a mancare una persona amica, mi trovo di fronte al dilemma se devo o meno cancellare le sue informazioni dall’agenda. È facile: basta posizionarsi sul nome prescelto e schiacciare CANC. Eppure questo piccolo gesto mi sconvolge sempre un po’. Poi lo faccio, ma ogni volta questo gesto mi turba un po’. Una volta, con le agende cartacee, questo non succedeva. Ogni anno, nel riportare sulla nuova agenda nomi e numeri telefonici dall’agenda vecchia, il nome delle persone scomparse, semplicemente, non veniva ricopiato sull’agenda nuova. Restava, però, in quella vecchia, gelosamente conservato in un cassetto per gli anni a venire. Ora non più. Il ricordo resta solo nella mente. E la mia memoria non è più quella di una volta. Mi devo sforzare. Non voglio dimenticarmi di nessuno.
12 ottobre 2007
Dicono le ortensie (Vittorio Sereni)
- È partita stanotte
e il buio paese s'è racchiuso
dietro la lanterna
che guidava i suoi passi-
dicono anche: - È finita l'estate, è morta in lei
e niente ne sapranno i freddi
verdi astri d'autunno.-
Un cane abbaiava all'ora fonda
alla pioggia all'ombra del mulino
e la casa il giardino
si vela di leggera umidità.
Di Vittorio Sereni (1913-1983)
È morta Morfa. Una malattia impietosa l'ha fulminata nel giro di pochi mesi. Io non la conoscevo bene, ma la ricordo come una persona piena di vita, sempre sorridente, che amava l'Italia con caparbietà.
Ciao Morfa
10 ottobre 2007
MILS
09 ottobre 2007
Piccoli mostri crescono
08 ottobre 2007
Ciao Gianandrea
Ha avuto un incidente in moto mentre tornava a casa: la moglie stava per partorire.
Sabato ho partecipato al suo funerale, insieme ad altri compagni.
Era molto simpatico: lo chiamavamo "el ragiunatt" perché lui, a differenza della maggior parte di noi, ci capiva davvero di Amministrazione Aziendale, Finanza e Controllo, anzi ne aveva fatto il suo lavoro.
Nelle foto del giorno del diploma lo ritrovo in prima fila...
E' il secondo di noi a morire prematuramente per un incidente stradale: il primo fu il povero Francesco, subito dopo la fine del nostro corso.
Che destino crudele...
Ciao Gianandrea