30 settembre 2007
Compleanni d'eccezione
27 settembre 2007
Abbracciati dal mare (Angela Aprile)
l’alba ci coglierebbe distesi sulla sabbia;
sfiorati dalle onde, a scorgere l’aurora.
Il respiro del mare, sarebbe il nostro battito,
e il suo profumo, intenso, la nostra voluttà.
All’orizzonte nitido, lo sguardo volgerei,
per perdermi, rapita, nel mare dei tuoi occhi.
Il mare veglierebbe il nostro sentimento,
cullando le emozioni, fluttuanti, nel cuore.
Come gabbiani, in volo, il cuor ci condurrebbe,
a raggiungere la vetta del nostro sentimento.
Liberi di discendere, tuffandoci nell’acqua;
dove correnti limpide, lambendo le coste,
produrrebbero suoni melodiosi per noi.
I tramonti sarebbero pennellate d’arancio,
sparse nelle colline d’immensa azzurrità;
che di luce irradiandoci, darebbero speranza.
E di notte, i riverberi delle fulgide stelle,
di magia ammanterebbero la nostra intimità.
Io vorrei con te, vivere abbracciati dal mare;
ma il tuo cuore non palpita un afflato per me.
Posso, sola, raggiungere quella spiaggia agognata
e d’amore, poi, spegnermi, nel suo abbraccio, per te.
Di Angela Aprile, tratta da “Incantesimo d’amore” (2003)
24 settembre 2007
In Formazza con gli amici
Siamo stati compagni alle superiori ed abbiamo condiviso un mitico viaggio in Francia con l'InterRail, all'alba dei nostri 18 anni. Bisognerà parlarne, prima o poi. Magari recuperando qualche foto.
E' sempre bello rivedersi, anche se accade così di rado.
Sabato mattina, poi, io e Giolo siamo partiti di buon'ora: abbiamo raggiunto gli amici U. e L. (anche loro padre e figlio) e siamo partiti alla volta di Formazza. Per me è stato in qualche modo il Mio regalo per il Suo (di Giolo) compleanno. Grande felicità.
Pomeriggio a Morasco. Foto nostra e poi delle belle montagne attorno al lago.
Speriamo che ricapiti presto, magari la prossima volta anche con Giomo.
21 settembre 2007
Bussano (Jacques Prévert)
Nessuno
E' solo il mio cuore che batte
Che batte troppo forte
Per causa tua
Ma di fuori
La piccola mano di bronzo sulla porta dei legno
Non si sposta
Non si muove
Non muove nemmeno la punta di un ditino.
Jacques Prévert
(Foto di Eolo Perfido)
19 settembre 2007
Buon Compleanno Gioloooooooo!
18 settembre 2007
Sabato mattina, gita a Como. Per il resto, weekend tranquillo
Domenica muffa.
Questa, però, è la settimana del compleanno di Giolo: ce ne aspettano delle belle!
14 settembre 2007
Mutande, prima e dopo...
In amore un piccolo gesto può far dimenticare molte incomprensioni: dai, Cara, levati le mutande! [Fabio Fazio]
DOPO
Mentre mi parli non riesco a guardarti negli occhi senza abbassare lo sguardo: Amore, dai, rimettiti le mutande! [Flavio Oreglio]
12 settembre 2007
Meglio non lamentarsi, porta sfiga...
10 settembre 2007
Weekend tranquillo
06 settembre 2007
Cose che non rivedremo
Secondo Wikipedia, “Il juke-box è un macchinario che riproduce canzoni in base alla scelta del cliente, che avvia la selezione inserendo una moneta nella macchina. È di solito composto da un armadio diviso orizzontalmente in due ripiani, dei quali il superiore ha una grossa lastra di plexiglass o vetro, che mostra il meccanismo interno di selezione dei dischi e di giradischi; in quella inferiore trova posto il controllo delle monete, la cassaforte e il sistema elettrico di selezione”.
Secondo 45Mania.it, “La Seeburg fu la prima società (americana) a scommettere sui 45 giri (prima ci andavano i 78 giri) e nell'ottobre del 1950 creò l' M100B, il primo juke-box funzionante con i microsolco a 45 giri - mia grande passione. I juke-box, che già dalla metà degli anni '50 utilizzano la tecnologia stereofonica (in notevole anticipo sui dischi, che per molti anni ancora, invece, saranno solo monofonici) diventano diffusissimi in tutto il mondo negli anni ’60: non esiste bar degno di tale nome che non ne abbia installato uno. Fra il 1950 ed il 1965 vengono costruite le più belle macchine del dopoguerra. La meccanica a vista affascina gli utilizzatori tanto quanto l'ascolto del disco preferito. In Italia gli stabilimenti balneari sono invasi da queste macchine che per tutta l'estate funzionano ininterrottamente, per la gioia di molti e la disperazione di pochi. Nasce addirittura una manifestazione popolarissima (il Festivalbar) che farà proprio del juke-box lo strumento principale per decretare la canzone più gettonata e quindi più gradita di tutta l'estate canora. Il juke-box degli anni '70 è completamente diverso da quello del decennio precedente. La meccanica, purtroppo, spesso non risulta più visibile ed il design appare notevolmente semplificato. La fine del 45 giri causa indirettamente anche il declino di queste affascinanti macchine, superate dai nuovi modi di ascoltare e diffondere la musica. La Rock-Ola e la Wurlitzer hanno, comunque, continuato a produrre juke-box basati sulla tecnologia digitale dei CD, ma con scarsi risultati in termini di diffusione”.
Sono stato un grandissimo utente di juke-box per tutta la mia vita, fino alla loro definitiva scomparsa. Ogni volta che ne vedevo uno, non potevo impedirmi di tirar fuori di tasca 50 lire per 1 canzone o 100 lire (5 centesimi di Euro) per 3 canzoni, per selezionare la mia musica preferita del momento.
Bisogna considerare che a quel tempo le “radio libere” in FM muovevano i primi passi e i vari segnali si potevano ricevere solo in un raggio limitato di distanza dalla sede delle trasmissioni. Ad esempio, io nel 1977 ero un “novantanoviano” vale a dire ascoltavo Radio Studio 105, che trasmetteva sui 99 mhz: ma questa è tutta un’altra storia.
Fatto sta che quando ci si trovava in un bar con amici era normale fare ricorso al juke-box, immancabilmente presente, per accompagnare con la sua base musicale lo scorrere del tempo. Tra l’altro, se eri un po’ sgamato, come me che di musica me ne interessavo parecchio, potevi pure cercare di fare colpo sulle ragazze, selezionando i brani meno conosciuti, ma non per questo meno belli, mettendo in mostra la tua straordinaria sensibilità musicale... Ovviamente a quel tempo non cuccavo alcunché, ma speravo parecchio...
Ho un ricordo, in particolare, dei lunghi pomeriggi passati in Formazza ai tavoli del vecchio Corno Brunni (pre-restyling) ad ascoltare musica facendo le parole crociate e chiacchierando con gli amici. Ricordo, in particolare, l’estate del 1980: selezionavo sistematicamente Controllo Totale di Anna Oxa, Luna di Gianni Togni e L’era del cinghiale bianco di Franco Battiato (che, malgrado fosse dell’anno prima, continuava a trovare posto nel juke-box).
[Il precedente era stato l’anno di Michele Pecora con Era lei, qualcuno se lo ricorda?]
Il ricordo più vecchio che, però, ho risale ai miei 7 anni del 1972, quando sentivo Io vagabondo dei Nomadi in un juke-box di Macugnaga, forse la prima canzone cha abbia mai selezionato, a quel tempo con l’aiuto di mammà.
Bei ricordi.
03 settembre 2007
Settembre inizia al galoppo
Visita all'Acquario Civico, affascinati da uno storione che non la smette di fissarci.
Poi di corsa a vedere Shrek 3, fantastico per i bimbi, meno onirico e immaginifico dei precedenti per i grandi. D'altro canto, ci si va' per far divertire i bimbi, non è vero?
Sabato mattina gita ad Arona, in omaggio alla mia grande passione per il Lago Maggiore. Pizza, buona come al solito, alla Sirena.
Alla sera sono venuti a cena i "cuginetti": grande baraonda!
Domenica mattina i bimbi si sono imbarcati in treno per gli ultimi giorni di vacanza al mare a Spotorno: io ne ho approfittato per visitare la mostra di Botero a Palazzo Reale.
Prediligo le opere di Botero che rappresentano momenti di "vita quotidiana" dei suoi buffi personaggi ciccioni (sarà che mi immedesimo?).
Sono, tuttavia, rimasto colpito dalle opere su Abu Ghraib: riconosco, tra le funzioni proprie dell'arte, quella di denuncia sociale come una tra le più importanti, anche se forse non è tra le più comuni. Mi ha colpito che un artista affermato come Botero abbia sentito il bisogno di impegnarsi su un tema così delicato. Altri amici sostengono che si tratti di una pura operazione commerciale, ma io non sono daccordo. Il che non toglie che i quadri non mi siano piaciuti poi quanto l'idea.Poi sono andato a pranzo con gli amici M. e K. al Laghett, trattoria senza infamia e senza lode di Chiaravalle, che evoca ricordi della mia infanzia più profonda.
Nel pomeriggio, visita guidata all'Abbazia di Chiaravalle.