29 gennaio 2007

Serendipità

"Cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino."

Magari...

26 gennaio 2007

E se mi devi amare per null’altro sia che per amore (Elizabeth Barrett Browning, 1806-1861)

E se mi devi amare per null’altro sia

che per amore. Non dire "L’amo per il

suo sorriso, il suo sguardo, il modo

gentile di parlare, per le sue idee

che si accordano alle mie e che un giorno

mi resero sereno". Queste cose possono,

Amato, in sé mutare o mutare per te.

Così fatto un amore può disfarsi.

E ancora non amarmi per la pietà che

le mie guance asciuga. Può scordare

il pianto chi ebbe a lungo il tuo

conforto, e perdere così il tuo amore.

Ma amami solo per amore dell’amore,

che cresca in te, in un’eternità d’amore!

Elizabeth Barrett Browning (1806-1861)



25 gennaio 2007

SIAMO TUTTI “DIVERSI”...

La nostra realtà di lavoro sta sempre di più assumendo una dimensione globale: processi e funzioni tendono ad oltrepassare i tradizionali confini nazionali e locali per assumere una veste europea e, più in generale, internazionale.
Molti sono gli ostacoli che ci troviamo di fronte in questa transizione rivoluzionaria verso la cultura del nostro domani, e il primo tra tutti sono le differenti lingue che ci separano.
In effetti, il processo di globalizzazione che la maggior parte delle società sta affrontando porta a galla giorno per giorno la vasta gamma di meravigliose differenze che costituiscono la nostra attuale diversità. Queste differenze costituiscono un interessante esempio del contrasto che esiste tra lo sforzo di armonizzazione di processi e prodotti/servizi che le grandi società stanno affrontando, nel tentativo di massimizzare l’efficienza dei propri business, e la realtà di ogni giorno, nella quale l’armonizzazione tra le lingue resta più che altro un sogno.
Vediamo qualche esempio tra i tanti delle barriere linguistiche (e quindi culturali) che ci separano, rendendo difficile comunicare.
Di fronte a qualcosa di assolutamente incomprensibile, noi italiani diremo che “è arabo”: e per gli altri paesi? Spero che riuscirà a strapparvi almeno un sorriso sapere che per gli inglesi e i portoghesi “è greco”; per i francesi “è latino”; per gli spagnoli ed i greci “è cinese”; per i tedeschi “spagnolo”...
E che dire del tipico amante che incontra la tipica moglie di qualcun altro mentre, tipicamente, questi è al lavoro? Per noi italiani, la figura forse più diffusa è “l’idraulico”, sebbene si riscontri una grande varietà di differenze da regione a regione. Per gli inglesi, invece, è ”il lattaio”; per i francesi, i tedeschi e i greci “il postino”; per gli spagnoli “il gasista” o ancora l’idraulico; per i portoghesi “il panettiere” oppure, di nuovo, quel birbante del postino. Beati loro...
Quali sono, dunque, di fronte a tanta varietà le prospettive che ci si aprono? Chi se la sentirebbe di stabilire a priori se sia meglio come amante l’idraulico o il postino, se sia più incomprensibile l’arabo, il cinese o magari proprio l’inglese?
Le differenze esistono, bisogna prenderne atto e cercare di capirle: nel caso delle differenze linguistiche e culturali, per giunta, non possiamo che apprezzarle, dato che rappresentano di fatto un significativo valore aggiunto di esperienze ed insegnamenti per il nostro lavoro e per noi stessi. Imparare e parlarsi e capirsi, comprendendo ed accettando le differenze esistenti, non impoverirà di certo il nostro patrimonio “locale”: anzi, non potrà che arricchirlo di nuovi stimoli e nuove idee.

PS: Comunque, "Italians do it better..."

22 gennaio 2007

Fincipit, un gioco da blogger

“E' UN GIOCO letterario. E sta facendo letteralmente impazzire i blogger. Che, da circa dieci giorni, si sfidano a chi ne inventa di più. Si chiama Fincipit ed è frutto della fantasia di Alessandro Bonino, alias eiochemipensavo, titolare del blog preso d'assalto grazie a quest'idea apparentemente banale, ma molto efficace. Prendere l'incipit di una poesia, di un romanzo, di una canzone e farlo terminare subito, dandogli un senso compiuto senza rispettare la "trama" vera e andando nella direzione più strana e creativa. Il risultato, va da sé, è stralunato, dadaista e dissacratorio, per questo molto divertente. Oltre ad avere il merito di creare una inedita commistione tra cultura e divertissement.”
Articolo di Clotilde Veltri da La Repubblica Online, 5 Dicembre 2006.

Qualche esempio tra i miei preferiti.

Beatles: Let It Be(hind)
When I find myself in times of trouble
I get Lexotan.

http://farfintadiesseresani.blog-city.com/

Pascoli: La capinera (in tivvù)
Il tempo si cambia: stasera
vuol l’acqua venire a ruscelli.
Fortuna la cempions lig.

Marinetti: Zang Tumb Tumb (L’inculata)
Zang Tumb Tuuumb.
Vendesi scarpiera quasi nuova.

http://www.terzadicopertina.com/dblog/


Foscolo: I sepolcri
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte men duro?
No.

http://kimota.diludovico.it/


Io stesso ho deciso di cimentarmi, nientemeno che con Dante. Ecco qua.

Nel mezzo del cammin di nostra vita,
mi ritrovai per una selva oscura.
(Primo verso dell'Inferno)
Per correr miglior acque alzò le vele
allor la navicella del mio ingegno.
(Primo verso del Purgatorio)
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
(Ultimo verso del Paradiso)

Che ne dite?

18 gennaio 2007

Ieri sera Lohengrin di Richard Wagner alla Scala di Milano


Bello: non sintetico (19,05-23,45).






Però La Scala è sempre La Scala: grandi emozioni.


16 gennaio 2007

Saranno pieni di preoccupazioni i tuoi giorni (Tagore)

Saranno pieni di preoccupazioni i tuoi giorni,
se devi darmi il cuore.
La mia casa, al bivio, ha le porte aperte,
perché io sono un poeta.
Non sento colpa per questo, ma te lo dico,
se devi darmi il cuore.
Se impegno con te la mia parole in canzoni
e sono deciso a mantenerla, quando
la musica tacerà, bisognerà che tu mi perdoni,
perché la legge decisa a maggio
la violo volentieri in dicembre.
Non rifletterci troppo, se devi concedermi amore.
Finché i tuoi occhi canteranno l'amore
e la voce comunicherà la gioia,
le mie risposte alle tue domande
saranno sempre appassionate, anche se non precise.
Vanno credute per sempre e poi per sempre dimenticate.

Da "Dono d'amore" (1917)

15 gennaio 2007

Chiedo scusa a chi ha il feed rss attivato...

...ma l'indicizzazione del blog era una cosa a cui pensavo da tanto. La buona notizia è che è finita (o almeno credo). Grazie per la pazienza.

12 gennaio 2007

Oggi è il compleanno del blog

Auguri! 1 anno di post, direi "di tutto un post"...

11 gennaio 2007

Il business del wellness

Guidare i consumatori verso scelte che vanno nella direzione salutista sta diventando, oltre che una buona azione, una grande fonte di business.

L'Economist dedica una dettagliata analisi alla storia del movimento business-salutista, dai suoi esordi ai giorni nostri, in cui è quasi d'obbligo per il corporate occuparsi di wellness. E, ancor di più, è fonte di reddito.

Ai giorni nostri c'è una vera e propria esplosione di resort lussuosissimi che fanno del fitness una vera e propria religione, ma al tempo in cui nacquero i primi esempi di wellness business non era affatto normale che il salutismo e le ragioni del business si incrociassero. Pioniere del settore fu tal Mel Zuckerman che, insieme alla moglie Enid, inaugurò il Canyon Ranch, la prima di tutte le spa [Salus Per Aquam, lo sapevate?]. Ormai è diventato un settore molto competitivo e nel calderone del cosiddetto wellness lifestyle non rientrano unicamente le soluzioni turistiche ma anche il cibo sano o le bevande salutiste dei colossi industriali o ancora una certa quota della cosmesi. Fondamentale è il mantenimento della credibilità dei vari centri di benessere che devono rivolgere maggiore attenzione a una seria prevenzione e cura piuttosto che a effimeri fenomeni di moda, magari utili ad attrarre clienti ma poco efficaci in termini pratici.

L'Economist cita i nomi attualmente più attivi nel settore del salutismo, primo fra tutti quello della società Revolution, nata nel 2005 dall'idea di Steve Case, cofondatore di Aol e acceso sostenitore del wellness come valore umano e aziendale (nel senso che dipendenti in salute sono più produttivi e meno costosi dal punto di vista assistenziale). Nella generazione dei trentenni e dintorni il wellness è considerata una priorità (molto più che dai loro padri). Qualcuno sostiene malignamente che sia così importante proprio perchè il rispetto per la salute non esiste più. In tutti i casi è molto di moda occuparsi di ciò che fa bene. Il settimanale britannico riepiloga le opportunità e le criticità di un settore in pieno boom, facendo presente che chi opera in questo campo ha non pochi problemi di credibilità.

Emanuela Di Pasqua - Totem

10 gennaio 2007

Auguri

In occasione del mio XXXXII genetliaco offrirò eccezionalmente da bere a tutti... quelli che se ne sono ricordati (tutti e 6).

Omaggio anche ai vecchi genitori: eccoli qui.


09 gennaio 2007

La realtà - frammento (Pier Paolo Pasolini)

(...)
Morirò senza aver conosciuto il profondo
senso d'esser uomo, nato a una sola
vita, cui niente nell'eterno corrisponde.
(...)

Da "Poesia in forma di rosa" (1964)

08 gennaio 2007

L'Epifania, tutte le feste se le porta via...

Alé, hop! Si ricomincia... Tanti auguri a tutti quanti, per un 2007 pieno di desideri realizzati!

Vediamo di ricapitolare le attività vacanziere.

29/12 Giro del Cap Martin e visita pomeridiana a Monte Carlo




















30/12 Giro a Nizza, dove abbiamo anche bevuto un aperitivo con Marco e Clara (beata gioventù...)

31/12 Giro a Mentone, con visita all'Arca di Natale (giraffa, zebre, stuzzo, cammelli, elefante, animali vari della fattoria...): serata Disney















1/1 Vento bestiale, a casa a riposare

2/1 Giro a Mentone




















3/1 Visita al castello di Roquebrune, poi via per Bologna, convention con esibizione di Marco Della Noce




















4/1 Visita al Castello di Villefranche















5/1 Giro del Cap, da casa fino alla villa che fu di Silvana Mangano. Nel pomeriggio, corso di arrampicata sugli alberi...





















Altro che storie!