Ho letto da qualche parte che l’amore non sarebbe altro che il tentativo di colmare attraverso “l’altro” un proprio vuoto interiore: l’amore, quindi, come completamento di se stessi. Credo di essere d’accordo: non si è quasi mai completi, da soli. Si può essere più o meno armonici e complessivamente equilibrati, ma è difficile essere davvero completi. Per quanto mi riguarda, credo di aver progressivamente sostituito, negli ultimi anni, l’amore con il cibo: discorso difficile... Difficile è a volte mantenere il proprio equilibrio di fronte agli eventi. Difficile perché la nostra armonia interiore è fatta di vasi comunicanti, nei quali scorrono e si compensano umori e sensazioni, gioie, dolori, paure, speranze e felicità. E, a volte, quando lo stress prende il sopravvento, certi meccanismi si inceppano.
Però bisogna conservare l’ottimismo. Questo è pur sempre il miglior mondo nel quale vivere: l’unico che abbiamo.
Bisogna sempre ricordare le luminose parole di Sabrina Guzzanti (cito a memoria): “Se sei in un tunnel, non cercare di uscirne: ARREDALO!”
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