La gestione dei clienti è un pilastro fondamentale per la vita di 
qualsiasi azienda. Quali sono i principali fattori di successo di questa
 gestione?
Me lo sono domandato in questo periodo, affrontando il tema del 
cambiamento dell’Agenzia di Comunicazione di cui sono Partner 
(www.indual.it/), che da pochi mesi ha intrapreso un processo di 
ri-focalizzazione strategica, che ci sta aiutando a compiere un salto di
 qualità in termini di fatturati, margini e qualità del lavoro. Ecco la 
sintesi delle mie riflessioni.
1.    Identificare i clienti-chiave
Perdere un cliente può non essere un dramma ma è certamente vero che 
acquisirne uno nuovo è molto più costoso che nutrire la relazione con 
uno già attivo. Per questo motivo, è necessario avere ben chiaro quali 
sono i clienti che non vogliamo assolutamente rischiare di perdere ma 
anzi desideriamo far sentire al centro delle nostre attenzioni: per 
dimensioni di fatturato o profittabilità ma anche per il loro potenziale
 di crescita; perché operano in un settore industriale per noi 
strategico o perché ci danno la possibilità di sperimentare nuove 
tecniche e nuovi strumenti di comunicazione, che potranno esserci utili 
con altri clienti potenziali; perché hanno un’immagine vincente o ci 
aprono nuovi mercati; e per molti altri motivi.
2.    Definire la strategia di gestione di ciascun cliente
In ogni momento della vita dell’Agenzia/Azienda, è opportuno sapere 
se stiamo parlando con un cliente “TOP”, da sviluppare e sul quale vale 
la pena di investire tempo e risorse, piuttosto che con un cliente che 
ha senso gestire solo limitando i livelli di investimento, perché non si
 riesce a spostarlo verso una relazione più reciprocamente soddisfacente
 (qualcuno
[1] si spinge a chiamarli clienti “sanguisuga”, fortemente fidelizzati ma poco o per nulla redditizi).
Condividere queste informazioni a tutti i livelli dell’Agenzia 
aumenta la consapevolezza di ciascuno dell’importanza del proprio 
contributo al successo di tutti, aiutando a modulare correttamente lo 
sforzo necessario a raggiungerlo; facilita la definizione delle priorità
 nella suddivisione dei task tra i team di lavoro; consente di allocare 
razionalmente le risorse di marketing; solo per citare i tre aspetti che
 ritengo principali.
3.    Gestire la relazione con ciascun cliente
Per una gestione efficace della relazione con i clienti è necessario 
esercitare un ascolto attivo dei loro bisogni, espressi e (spesso, 
purtroppo) inespressi, che permetta di condividere concretamente 
obiettivi di business e processi di lavoro, pianificando le attività 
operative nel breve, medio e lungo periodo.
È essenziale evitare di cadere in quella che chiamerei la “sindrome 
del fabbro”, il quale, avendo a disposizione principalmente il suo 
martello, tende a vedere tutti i problemi che gli si presentano come 
risolvibili con dei chiodi
[2].
 Non è detto che i bisogni dei nostri clienti possano sempre trovare una
 risposta efficace nei servizi che siamo più bravi ad offrire: se non 
possono, meglio coinvolgere un partner esterno specializzato, che ci 
aiuti a co-creare il valore che serve al nostro cliente.
È, infatti, più che opportuno saper essere “strategicamente seri”
[3] (come in qualsiasi relazione, oserei dire), assicurandosi di apportare valore al cliente attraverso alcuni pilastri: 1. 
qualità dei servizi offerti (l’output del processo creativo che il cliente ha acquistato, qualunque esso sia); 2. 
tempestività dell’erogazione (non si tratta spesso di un problema di massima velocità quanto di rispetto delle dead-line concordate); 3. 
reattività
 e capacità propositiva di fronte alle richieste emergenti (integrando e
 “razionalizzando” queste richieste alla luce degli obiettivi di 
comunicazione dell’attività, se necessario, quando il cliente fatichi a 
fornire un quadro sufficientemente completo delle proprie necessità); 4.
 
trasparenza e continuità delle comunicazioni, che può anche 
consistere semplicemente nel dire quello che si fa e fare effettivamente
 quello che si dice (non è sempre così scontato, purtroppo); 5. capacità
 di 
ispirazione, che si concretizza nell’accompagnare il cliente a “vedere” nuove opportunità ed abbracciarle nel modo più efficace.
4.    Misurare il livello di soddisfazione dei clienti
Ritengo, per concludere, che per qualsiasi Agenzia di Comunicazione 
(come per qualsiasi azienda ed in particolare per quelle che operano nel
 settore dei Servizi - per loro natura intangibili) sia essenziale 
procedere periodicamente - ma con continuità - all’analisi della 
soddisfazione dei propri clienti rispetto ai servizi offerti, misurando 
il gap tra le aspettative e le percezioni dei clienti stessi, maturate 
in seguito all’effettivo utilizzo di questi servizi. Non bisogna, 
infatti, dimenticare che quello che non viene misurato difficilmente 
potrà essere migliorato. In ultima istanza la percezione del cliente è, a
 mio avviso, il valore più importante della relazione, quello che gli 
farà decidere se rimanere nel tempo con la stessa Agenzia oppure 
cambiarla.
In sintesi
Comprensione realistica dei clienti e delle loro esigenze, 
pianificazione adeguata delle attività, esecuzione di valore, verifica 
della soddisfazione: tutti questi elementi contribuiscono a creare tra 
cliente e fornitore una relazione basata su una concreta volontà di 
collaborazione, destinata a durare nel tempo e a permettere ad entrambe 
le parti di raggiungere i propri obiettivi di business.
Note 
[1]A. Mattiacci e A. Pastore, “Marketing. Il Management orientato al mercato”, 2013, Capitolo 21.
[2] Abraham H. Maslow, “The Psychology of Science: A Reconnaissance”, 1966, Capitolo 2.
[3]
 “I vostri migliori clienti devono essere sicuri che, decidendosi alla 
cooperazione, sono entrati in una relazione produttiva e prospettica con
 la vostra organizzazione. Per raggiungere questo risultato le aziende 
devono assumere decisioni strategiche” [adatte alle esigenze di entrambe
 le parti coinvolte - n.d.r.]. Fonte: Sales Club, 
https://tinyurl.com/y824s3c8 
L'articolo originale su LinkedIn Pulse è visibile al link seguente. 
https://www.linkedin.com/pulse/quali-sono-i-fattori-di-successo-nella-gestione-dei-clienti-rosti/