Sí, al di là della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, piú in là, piú oltre.
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, piú in là, piú oltre.
Al di là di te
ti cerco.
Non nel tuo specchio
e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, piú oltre.
Non nel tuo specchio
e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, piú oltre.
Al di là, ancora, piú oltre
di me ti cerco. Non sei
ciò che io sento di te.
Non sei
ciò che mi sta palpitando
con sangue mio nelle vene,
e non è me.
Al di là, piú oltre ti cerco.
di me ti cerco. Non sei
ciò che io sento di te.
Non sei
ciò che mi sta palpitando
con sangue mio nelle vene,
e non è me.
Al di là, piú oltre ti cerco.
E per trovarti, cessare
di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai di là da tutto,
sull’altra sponda di tutto
—per trovarti —
come fosse morire.
di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai di là da tutto,
sull’altra sponda di tutto
—per trovarti —
come fosse morire.
Pedro Salinas
(Traduzione di Emma Scoles)
da “La voce a te dovuta”, Einaudi, Torino, 1979
Grazie S.
Nessun commento:
Posta un commento