Stamattina ci siamo svegliati presto, per non tardare ad un nostro piccolo evento, che era pianificato da tempo. In effetti, siamo andati a consegnare tutti i libri di Nonno Sandro su Resistenza e Seconda guerra mondiale alla Casa della Resistenza di Fondotoce, che fa parte del più ampio Parco della Memoria e della Pace, sorto nel luogo dove il 20 giugno 1944 i nazisti fucilarono 43 Partigiani, una grande area monumentale immersa nel verde, dedicata alla Resistenza.
Il luogo è senza dubbio simbolico anche per la storia personale del nonno, così vicino a Baveno, da dove veniva la sua famiglia paterna e dove oggi anche lui è sepolto; e così rilevante anche per la sua storia personale, avendo lui avuto un qualche ruolo - mai meglio precisato - nella breve storia della Repubblica dell'Ossola (9 settembre - 22 ottobre 1944).
Ci hanno accolto Tania e Chiara, che si occupano della biblioteca e sono state davvero gentilissime con noi, cosa della quale le ringrazio anche da parte dei ragazzi.
Tenevo molto a questo piccolo evento e spero che anche i ragazzi, in futuro, se ne ricorderanno.
Mi piacerebbe insegnare loro i valori della Resistenza, in particolare il valore assoluto e non negoziabile della libertà e l'importanza di resistere sempre all'ingiustizia.
Dopo aver consegnato i libri e visitato la struttura, ce ne siamo andati a Pallanza a mangiare una pizza, su una terrazza con vista lago, sotto un sole estivo meraviglioso.
Faceva così caldo che ci siamo anche pucciati i piedi in acqua (per dire la verità, era proprio ghiacciata).
Quest'ultima foto mi piace proprio da matti...
Una giornata davvero speciale, che non dimenticherò mai.
31 marzo 2012
29 marzo 2012
Oggi la Dea Fortuna mi ha fatto un dono
Mi ha fatto vincere 15 euro al SiVinceTutto.
L'altro giorno passavo in moto sui bastoni di Porta Venezia quando delle promoter della Sisal mi hanno avvicinato per regalarmi una schedina già giocata. Quella schedina conteneva due numeri vincenti, il 54 e il 57, dell'estrazione di ieri sera. Così, oggi ho ritirato la mia immeritata vincita dal tabaccaio vicino all'ufficio. Capitasse più spesso!!!
L'altro giorno passavo in moto sui bastoni di Porta Venezia quando delle promoter della Sisal mi hanno avvicinato per regalarmi una schedina già giocata. Quella schedina conteneva due numeri vincenti, il 54 e il 57, dell'estrazione di ieri sera. Così, oggi ho ritirato la mia immeritata vincita dal tabaccaio vicino all'ufficio. Capitasse più spesso!!!
28 marzo 2012
27 marzo 2012
26 marzo 2012
25 marzo 2012
Una domenica in bici con visita FAI
Stamattina, in occasione della concomitanza (per me assurda - "grazie" al Comune di Milano) della giornata nazionale del FAI, abbiamo visitato i laboratori del Teatro alla Scala, riuniti, dal 20 febbraio 2001, presso l'ex insediamento industriale delle acciaierie Ansaldo a Milano. Come dice il sito della Scala, un'imponente struttura di 20.000 metri quadrati, divisa in tre padiglioni, capace di ospitare la maggior parte delle lavorazioni artigianali degli allestimenti scenici - scenografia, scultura, termoformatura, falegnameria, officina meccanica, assemblaggio scene, sartoria, elaborazione costumi, lavanderia.
All'interno della struttura sono conservati circa 60.000 costumi di scena, bellissimi.
Nel pomeriggio, abbondante spalmata di gel anti-infiammatorio sui muscoli delle gambe e doverosa pennichella.
All'interno della struttura sono conservati circa 60.000 costumi di scena, bellissimi.
Nel pomeriggio, abbondante spalmata di gel anti-infiammatorio sui muscoli delle gambe e doverosa pennichella.
24 marzo 2012
Una serata con La Talpa
23 marzo 2012
Saluti da Bruxelles (ieri da Roma)
22 marzo 2012
Iceberg
Ho a volte l’impressione di riuscire appena a scalfire la superficie delle cose che mi circondano, di non riuscire a capire che in minima parte quello che mi circonda, il mondo come le persone che lo popolano e con le quali entro in contatto. Non parlo solo degli estranei, con cui il mio lavoro mi mette sovente in contatto e che la mia curiosità mi spinge a cercare di conoscere meglio, al di là dei momenti di condivisione “forzata” delle attività lavorative. Parlo delle persone che più amo e che mi sono più “vicine”. Amici, compagne, figli, fratelli. Ciascuno a modo suo mi pare come un iceberg, la cui parte emersa è di gran lunga più piccola di quella che resta nascosta; iceberg con i quali alle volte mi trovo a cozzare, magari spesso, ma la cui vera, intima personalità sfugge alla mia comprensione più profonda. Non che mi risulti chiara la mia, di personalità. Non sempre sono in grado di discernere, infatti, i miei reali desideri dalle cose che mi trovo a fare semplicemente perché trascinato dagli eventi. Ma ancora più misteriosa mi appare la vera natura delle persone che amo e che più vorrei conoscere e capire. Le parole mi mancano per aiutarmi a porre le domande giuste alle persone che amo, così come per spiegare loro i miei sentimenti, le mie gioie, i miei dolori, per ragionare insieme e insieme cercare il bandolo della matassa di questa vita che alle volte pare davvero così complicata.
Prendo ad esempio i figli solo perché il ragionare in astratto mi sembra più facile. Loro sono stati, per un attimo solo, cellule delle mie cellule, dalle quali si sono distaccati per formarsi pienamente come individui completi a se stessi. Da subito hanno cominciato ad essere un mistero per me che li amavo e li amo infinitamente. Perché piangevano o mi sorridevano, cosa li spingeva e li spinge ad amarmi o ad essere in disaccordo con me? Cosa rimarrà loro degli insegnamenti che cerco di trasmettergli con tutta la mia passione? Non lo so. Sono così cresciuti che stento a volte a riconoscere nel loro ragionare di ragazzi gli stessi bimbi che ho visto nascere e tenuto tra le braccia fin dai primi respiri.
Se cominciamo a parlare di fratelli compagne amici, poi, il mistero si fa ancora più fitto e mi trovo a domandarmi se la nostra natura umana ci permetta davvero di arrivare a conoscere i nostri simili e persino noi stessi. Non lo so. Sono così cresciuto anch’io che stento a riconoscermi rispetto al bambino che ero, del quale stento perfino a ricordarmi. Cosa desideravo quand’ero piccolo? Cosa volevo diventare? È tanto diverso da quello che sono diventato? Cosa ha influito sul mio percorso di crescita? Perché ero e sono così arrabbiato con i miei genitori? Devo fare pace con me stesso, prima ancora che con il resto del mondo, oppure tutto sommato non sono poi così male in arnese?
Vorrei una fonte alla quale estinguere la mia sete di sapere senza più indugi.
Prendo ad esempio i figli solo perché il ragionare in astratto mi sembra più facile. Loro sono stati, per un attimo solo, cellule delle mie cellule, dalle quali si sono distaccati per formarsi pienamente come individui completi a se stessi. Da subito hanno cominciato ad essere un mistero per me che li amavo e li amo infinitamente. Perché piangevano o mi sorridevano, cosa li spingeva e li spinge ad amarmi o ad essere in disaccordo con me? Cosa rimarrà loro degli insegnamenti che cerco di trasmettergli con tutta la mia passione? Non lo so. Sono così cresciuti che stento a volte a riconoscere nel loro ragionare di ragazzi gli stessi bimbi che ho visto nascere e tenuto tra le braccia fin dai primi respiri.
Se cominciamo a parlare di fratelli compagne amici, poi, il mistero si fa ancora più fitto e mi trovo a domandarmi se la nostra natura umana ci permetta davvero di arrivare a conoscere i nostri simili e persino noi stessi. Non lo so. Sono così cresciuto anch’io che stento a riconoscermi rispetto al bambino che ero, del quale stento perfino a ricordarmi. Cosa desideravo quand’ero piccolo? Cosa volevo diventare? È tanto diverso da quello che sono diventato? Cosa ha influito sul mio percorso di crescita? Perché ero e sono così arrabbiato con i miei genitori? Devo fare pace con me stesso, prima ancora che con il resto del mondo, oppure tutto sommato non sono poi così male in arnese?
Vorrei una fonte alla quale estinguere la mia sete di sapere senza più indugi.
21 marzo 2012
18 marzo 2012
Una domenica con visita al parco
17 marzo 2012
15 marzo 2012
Un mercoledì con strascico
Ieri sera mi sono fermato a dormire a Saronno, così ho potuto non solo godermi la serata con i ragazzi ma anche metterli a letto e risvegliarmi con loro la mattina. L'occasione è stata quella dei colloqui con alcune delle insegnanti di Marti.
In termini generali, a me i colloqui con le insegnanti dei miei figli fanno piangere, anche quando, come in questo caso, va tutto più o meno bene. Forse sarà perché ho l'impressione che li vedano crescere più di me.
Mi ha fatto piacere anche perché, mentre andavo verso la scuola, ho potuto osservare per qualche minuto Marti che giocava a pallone in cortile con i suoi compagni di classe, durante l'ora di ginnastica. Mi capita raramente di avere la possibilità di vedere i mei figli che vivono la loro vita senza di me, ad esempio quella qui sotto è un'immagine di Giac a pallavolo. Li osservo sempre con stupore, pensando al mistero che la loro crescita rappresenta per me. Spero di riuscire ad aiutarli a diventare degli adulti equilibrati ed armoniosi, malgrado tutto.
In termini generali, a me i colloqui con le insegnanti dei miei figli fanno piangere, anche quando, come in questo caso, va tutto più o meno bene. Forse sarà perché ho l'impressione che li vedano crescere più di me.
Mi ha fatto piacere anche perché, mentre andavo verso la scuola, ho potuto osservare per qualche minuto Marti che giocava a pallone in cortile con i suoi compagni di classe, durante l'ora di ginnastica. Mi capita raramente di avere la possibilità di vedere i mei figli che vivono la loro vita senza di me, ad esempio quella qui sotto è un'immagine di Giac a pallavolo. Li osservo sempre con stupore, pensando al mistero che la loro crescita rappresenta per me. Spero di riuscire ad aiutarli a diventare degli adulti equilibrati ed armoniosi, malgrado tutto.
12 marzo 2012
Alessio Premoli Project in concerto al forum di Assago
Grande serata di eccellente musica ieri sera al Forum di Assago con Alessio Premoli e i suoi Project (così suona un po' come "Adelmo e i suoi Sorapis" di zuccheriana memoria ;-).
Bravi, davvero, non solo belli...
Bravi, davvero, non solo belli...
07 marzo 2012
05 marzo 2012
Saluti da Ancona
03 marzo 2012
02 marzo 2012
Una serata a casa di Cisco, a recuperare il 29 feb-bisesto
Dopo quelli del 2000 e del 2004 (quando non avevo ancora il blog) e quello del 2008 (visibile qui), anche quest'anno abbiamo approfittato dell'anno bisestile per organizzare una cena tra ex colleghi. Purtroppo mancavano M. e C. ma la serata è stata davvero piacevole. Speriamo di rivederci presto, prima di un altro quadriennio...
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