Ieri sono tornato a Firenze a presentare un nostro progetto di comunicazione. Nel pomeriggio ho proseguito per Viterbo, dove sono andato a trovare mia sorella V. che non vedevo dall'estate scorsa.
Una sua riflessione mi ha molto colpito. Mi ha detto: "La miglior cura della vita è vivere". Povera anima, sorellina mia.
Nel giardino dove abbiamo passeggiato, un gigantesco albero di mimosa fiorito.
La sera il lago era in tempesta, come me.
In cielo, il colore di una speranza, forse.
Mamma è stata molto felice.
06 marzo 2010
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