rimuoverò le schegge
dei mille specchi gettati
ovunque nella sala ad alterare
senso e contorni
camminerò nell'aria
pulita luminosa illuso forse
di poter sciogliere un ben noto nodo,
un fato fatuo, fuochi come enigmi
non potrò più distinguere,
celesti, volta ed intonaco, o dall'intimo
l'esterno, antichi da mai visti luoghi
andati con il tempo
cancellerò i cancelli
mi muoverò tra minuti cristalli
nell'agonia della luce del prisma
dell'io disperso in quei frantumi
Da Architettura, pittura, fotografia (1980)
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